La Troika (foto LaPresse)

Forza Troika. Le elezioni in Portogallo contengono tre grandi notizie

Claudio Cerasa
La notizia della vittoria del centrodestra in Portogallo è una notizia che ci mette particolarmente di buon umore perché dimostra una serie di cose su cui questo giornale insiste ormai da tempo.  

La notizia della vittoria del centrodestra in Portogallo è una notizia che ci mette particolarmente di buon umore perché dimostra una serie di cose su cui questo giornale insiste ormai da tempo.

 

La prima notizia da sballo è che, esattamente come successo in Inghilterra con Cameron, è che la retorica anti austerity di fronte a un piano di austerity che funziona non può avere alcun successo ed è destinata a fare la fine dei Varoufakis e dei Fassina: molto spazio sui giornali, poco spazio alle urne.

 

La seconda notizia ancora più significativa è che la retorica dell’epoca della frammentazione, dei partiti anti sistema che sono così gagliardi e così seducenti da essere diventati l’alternativa al vecchio sistema, è una balla colossale che viene stritolata da quel bipolarismo di fatto che è ancora il vero cuore pulsante dell’Europa politica. In Portogallo il partito socialista ha ottenuto il 32,4 per cento, il centrodestra il 38,6 per cento.

 

[**Video_box_2**]Terza notizia significativa: in un’Europa che per sette lunghi anni ha affrontato con provvedimenti lacrime e sangue le conseguenze della crisi economica succede che gli elettori tendono a diffidare delle politiche economiche offerte dalla sinistra e tendono a premiare tendenzialmente il centrodestra (Germania, Inghilterra) a meno che i partiti di sinistra non abbiano un profilo ben calibrato intorno al principio di realtà (Renzi e Tsipras seconda versione). Si potrebbe anche dire che la storia di Pedro Passos Coelho è l’ennesimo caso di un partito che governa e che viene riconfermato (Germania, Inghilterra, Grecia, Italia, volendo considerare le Europee dello scorso anno) e questo elemento non può che essere legato a un fenomeno non indifferente che vedremo se sarà confermato a dicembre quando si voterà in Spagna: nei paesi che hanno fatto tesoro delle direttive della Troika, l’economia funziona e funziona così bene che chi ha messo in campo quelle politiche banalmente definite lacrime e sangue spesso riesce persino a contenere le opposizioni. Pensarci su.

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.