Mafia Capitale? Ma non fateci ridere
MAFIA 1
Reato di associazione mafiosa, 41 bis comminato a qualche imputato, maxi processo, aula bunker, deposizioni e interrogatori in video conferenza: Pignatone and co, e mettiamoci dentro anche Padellaro, Travaglio e il Fatto e la Repubblica non hanno badato a spese per accreditare l'esistenza della mafia a Roma: siccome ha oggettivamente tratti diversi da quella mondialmente conosciuta e l'armamentario simbolico è esaurito, dal dibattimento verranno fuori eclatanti novità, che a Roma c'è l'usura, a Roma si spaccano i pollici, a Roma ci sono intrallazzi tra cooperative, a Roma c'è un filo di corruzione nelle anticamere della politica. Ai magistrati che hanno avviato questa riverniciatura degli antichi muri, voto 4. A tutti coloro che si sono lestamente accodati e dato un colpo di pennello, voto 2.
L'avvocato di Carminati sembra un gigante, quando ha parlato di processetto: voto 8.
Basta scorrere l'elenco di chi si è costituito parte civile: gruppi politici del disciolto consiglio comunale, in primis i M5s, il sindaco più sbertucciato del secolo che freme per presentarsi con fascia tricolore a rappresentare Roma. E pure la Confindustria: già perché l'esistenza e le attività illecite del Carminati avrebbero causato distorsione alla concorrenza. Confindustria, Roma, concorrenza, distorsione, er Cecato, ma non fateci ridere. Voto: 0.
MAFIA 2
Almeno laggiù è altra cosa, si respira l'humus della tragedia, il sangue è scorso, la differenza tra il bene e il male la si è toccata con mano. Eppure da più di venti anni l'ex ministro della Dc Calogero Mannino era sotto torchio perché accusato di aver ispirato la cosiddetta trattativa stato-mafia: qualche giorno fa una gup minuta e solitaria ha resistito alle pressioni diciamo così ambientali, è andata contro corrente e lo ha assolto per non aver commesso il fatto. I tre procuratori che avevano condotto l'inchiesta non avevano prove che suffragassero l'accusa in sé impalpabile e molto politica: ciò nonostante faranno ricorso in appello, non ci sarà pace per Mannino. I giornali fiancheggiatori fanno notare che l'impianto accusatorio è salvo, beati loro: voto 2. Insomma i magistrati sbagliano, una, due, tre volte ma non succede nulla, il Csm tace e i funzionari del ministero non si muovono neanche a cannonate. Mannino era imputato di attentato a corpo politico dello stato, una tipologia di reato molto moderna, diciamo da codice penale austriaco quando l'Austria era un grande impero.
MA SIETE MERAVIGLIOSI
Nel paese delle meraviglie Beppe Grillo accarezzava così i candidati al parlamento prescelti dalla rete. Difficile dire lo stesso del beauty contest messo su da Casaleggio per preselezionare i candidati a sindaco di Milano: va bene sono elezioni minori per i 5s che lì non hanno alcuna possibilità di vincere, ma non si è visto nessuno che spiccasse, per carità brava gente, ma non è mai venuto fuori il sacro fuoco della politica. Un paio di minuti a testa per dire chi fossero, che lavoro facessero e perché volessero presentarsi alle elezioni: un mortorio che rafforza l'idea del M5s come impresa di lavoro interinale, una sorta di man power per italiani e italiane che non sanno fare quasi un cazzo, hanno pochi soldi ma abbastanza sincerità ed empatia per volersi occupare degli altri. Nei confronti dell'occupazione, è comunque meritorio. Voto 6.
ANCHE GLI ALTRI
Ma non è giusto prendersela solo con i 5s, anche gli altri stanno alla canna del gas. Non funzionano più i meccanismi di selezione dei gruppi dirigenti dei partiti né dei candidati: il dibattito sui papabili per Roma del centro destra o del Pd ha un che di surreale, si va dalla Boschi a D'Alema, alla lista degli Italiani con Meloni “Terra nostra”, (voto 4) non di grande augurio dopo la Terra di mezzo di Carminati e la Terra bruciata di Alemanno. Marchini ha dalla sua di essere un candidato quasi naturale, è romano, conosce la città e il suo cemento, può consentire a destra e sinistra di passare la mano senza danni maggiori. C'è un fatto, anzi due: è ricco e gioca a polo.
I Cinque stelle dicono di non aver paura di vincere e non c'è sondaggista o commentatore che non li dia in testa o in forte ascesa a Roma e in Italia. Ai tanti, fra cui ineffabili giornalisti, già pronti a saltare sul carro di ipotetici vincitori ma a insultarli quando si riveleranno improbabili: voto 1.
SINISTRA MICA DA RIDERE
Quella che si riunisce oggi a Roma e mette insieme Sel e vari fuoriusciti dal Pd, vedi Fassina, D'Attorre non si chiamerà cosa rossa ma Sinistra italiana. Ma anche un po' greca, un po' spagnola, un po' inglese. Questo ci piace, sono aperti sul mondo e per niente provinciali.
Ne vedremo e sentiremo delle belle sulla necessità di ricostruire la vera sinistra, la prima volta che sentii questo ritornello erano gli anni Ottanta e la corrente des reconstructeurs si riprometteva di rimettere a nuovo il partito comunista francese, il più stalinista d'Europa. Avevano una missione chiara e un'autostrada al di fuori del partito: andò tutto in vacca. Ieri e oggi, in Francia come in Italia, il problema forse è il terreno scelto: altamente sismico
AL CARA
Mineo: che al Cara sia rinchiuso e sottoposto alle regole più strette del centro di accoglienza. Il fottuto Corradino ha detto il peccato ma non la peccatrice, che è la sola cosa che interessa davvero a noi cazzari. Ha detto che Renzi è succube di una donna bella e brava ma non ha detto di chi si tratta. Voto: 2
CHE VIVA MUCCINO
Caro contromastro Ciliegia, caro Crippa, tu hai torto e Muccino ragione: PPP cinematograficamente parlando è stato un disastro al pari del suo Jean Luc Godard, idolatrato dalla gauche e dai cinefili di mezzo mondo fino al giorno in cui uno si pose pubblicamente la domanda: ma se fosse nullo? Questo grido liberatorio à la Fantozzi vorremmo sentirlo anche in Italia per i film di Pasolini. Caro Maurizio, il cinema ha grammatica e linguaggio suoi, vedere attraverso la cinepresa con lo sguardo colmo di bellezza e conoscenza che ti danno Masaccio e Piero è una bubbola. Avresti dovuto chiedere a Sergio Leone, il più grande dei nostri registi, più di Germi e di Fellini. Sennò chiedi a Mariarosa, ti dirà che il cinema è action and cut. L'ha capito persino Muccino.
… E PER FINIRE
Frase della settimana 1: “Oggi ci divertiremo”, Matteo Renzi primo ministro: voto 10
Frase della settimana 2: “Nothing to say, nothing to say, nothing to say....” José Mourinho, filosofo: voto 10 e lode
L'editoriale del direttore
La guerra mondiale non è “a pezzi”. Essere uniti contro chi minaccia con la forza le democrazie
La soluzione possibile