Primarie a Milano, 10 cose da sapere su Francesca Balzani
Francesca Balzani. E’ nata a Genova il 31 ottobre 1966. Sposata con Francesco, docente di Diritto a Bologna, ha tre figli. Ha studiato e poi lavorato con Victor Uckmmar, giurista e fiscalista di chiara fama.
A Genova. E’ stata assessore al Bilancio al comune di Genova, nella giunta di Marta Vincenzi. Parola d’ordine: “Gli investimenti siano basati sulle necessità reali”.
Parlamento europeo. Eletta nelle liste del Pd a Strasburgo nel 2009, 45 mila preferenze. E’ stata Relatore al Bilancio dell’Unione Europea e alla Programmazione finanziaria 2014-2020 (seconda donna in assoluto).
Sbarco a Milano. Nel 2013 viene chiamata da Giuliano Pisapia come assessore al Bilancio di Palazzo Marino, dopo l’uscita di Bruno Tabacci. Parola d’ordine: “Riportare in pareggio il bilancio del comune”. Nel luglio del 2105 diventa vicesindaco, sostituendo la dimissionaria Ada Lucia De Cesaris.
Endorsement. La sua candidatura alle primarie ha ricevuto, oltre a quella di Giuliano Pisapia, il sostegno tra gli altri di Stefano Boeri, architetto, e Valerio Onida, costituzionalista, entrambi candidati sconfitti (da Pisapia) alle scorse primarie del 2011.
“Conto partecipo scelgo”. Fiore all’occhiello: il varo del Bilancio Partecipativo del Comune di Milano, che ha messo a disposizione 9 milioni del bilancio comunale da suddividere in base a progetti presentati direttamente da associazioni dei cittadini, zone amministrative eccetera.
Senza biglietto. Se diventerà sindaco, proporrà la completa gratuità dei mezzi di superficie per tutti i cittadini di Milano.
Fiume verde. Sulla faccenda della riqualificazione degli Scali Fs, ha preferito affossare il progetto della giunta Pisapia (non era in aula al voto), ma in campagna elettorale ha dichiarato di volerne attuare uno differente, più ecologico e meno cementificatore, in modo da costituire un “grande fiume verde”, tutto ciclabile, che scorrerà tutto attorno al centro di Milano.
Metropolitana 4. Si è opposta, con la motivazione della insostenibilità sul lungo periodo del progetto finanziario, al varo della quinta linea della metropolitana, sostenuto dalla sua giunta.
Expo2015. Il maggior cavallo di battaglia della sua campagna per le primarie è stata la polemica contro Beppe Sala sul bilancio dell’Expo, non ancora ufficializzato e a suo avviso molto peggiore di quanto sostenuto da Sala e dalla società Expo.