Basta fesserie sugli esodati: Salvini e l'ennesima cialtroneria sulla legge Fornero
Al direttore - No, non è un pesce d’aprile di cattivo gusto. Matteo Salvini ha confermato che venerdì prossimo la Lega organizzerà una manifestazione in uno sperduto borgo piemontese sotto la casa (natale? di campagna?) di Elsa Fornero chiedendole di scusarsi con gli italiani per la riforma delle pensioni che porta il suo nome. E’ ora di finirla con la persecuzione di una persona che ha fatto il suo dovere da ministro e che ha tanto contribuito a che il paese, nel 2011, non andasse a gambe all’aria. Il suo, direttore, è un giornale coraggioso. Perché non organizziamo un appello (con tanto di raccolta di firme) in solidarietà con Elsa Fornero? Almeno faremmo una cosa diversa dalla solita canea di una plebe imbarbarita. Mettendoci, naturalmente, la faccia.
Giuliano Cazzola
Il grado di cialtroneria della classe politica si misura dal numero di fesserie che si dicono sulla signora Fornero e sulla sua legge. In questa speciale classifica, a punteggio quasi pieno, accanto a qualche simpaticone che ai tempi del governo Monti ridacchiava a un passo da magliette che invitavano verso il cimitero il ministro Fornero, troviamo Matteo Salvini e Maurizio Landini. Ai quali facciamo un piccolo appello. Smetterla di dire fregnacce sugli esodati – e smetterla di continuare a chiamare “esodato” qualunque italiano over 55 senza lavoro – e riconoscere che senza la legge Fornero sarebbe l’Italia a essere finita in un cimitero economico.