Saviano, la Brexit e il tic della sinistra che quando non capisce urla al fascismo
Al direttore - Nel giudicare questo voto bisogna tener presente l’estrema sensibilità di una grossa fetta della società britannica in materia d’immigrazione, società che si vide dall’oggi al domani, grazie (ti pareva) alla sinistra laburista, invasa da blacks delle ex colonie con gli stessi diritti dei cittadini britannici. Operazione altamente meritoria e di profondo significato morale, solo che il giorno dopo l’Inghilterra era tutt’altro rispetto a prima. Fu un anticipo di quello che sta già accadendo, e accadrà in peggio, in Europa. Grazie, paradossalmente, a quelli che votano, secondo il parere di molti, con il cervello anziché con la pancia. Per non menzionare quelli che votano con il cuore. E altre frattaglie.
Mario Mauro
Saviano dice che il popolo che ha votato sì alla Brexit è un popolo che non ha vinto davvero perché ha agito allo stesso modo del popolo che nel 1938 acclamava Hitler e allo stesso modo del popolo che nel 1941 applaudiva quando Altiero Spinelli venne mandato al confino. Solito tic della sinistra: quando non si capisce quello che succede in politica si smette di studiare le ragioni del nemico e si squalifica l’avversario dandogli del nazista. Ma non criticate Saviano, sennò daranno anche a voi del fascista. Sinistra alle vongole. Sinistra alla Saviano.