Il Massimo della vita
Roma. Lunedì 5 settembre, a Roma, Massimo D’Alema organizzerà un’assemblea pubblica per mettere insieme le forze di sinistra che non intendono arrendersi al modello di riforma costituzionale proposto dal governo Renzi. L’ex presidente del Consiglio ha tenuto a far sapere che le adesioni ricevute per intervenire all’assemblea sono state così numerose da aver reso inevitabile la scelta di una location più spaziosa. D’altronde la capacità di Massimo D’Alema di mobilitarsi per ostacolare il passo di un leader di sinistra a lui sgradito non è una novità di questi giorni e anche se erano altri tempi Walter Veltroni ricorderà sicuramente con affetto il giorno in cui l’ex ministro degli Esteri (24 giugno 2008) organizzò a Roma un’assemblea pubblica per mettere insieme, attraverso l’associazione Red, le forze di sinistra che non intendevano arrendersi al modello di sinistra proposto dall’allora segretario del Pd.
Nel percorso coerente dello scorpione Massimo l’impressione è che ancora oggi manchi un passaggio chiave nella sua carriera politica. L’ex presidente del Consiglio, che evoca periodicamente una svolta a sinistra dei partiti di sinistra che scelgono di emanciparsi dalla vecchia sinistra, avrebbe uno strumento chiaro e lineare per capire se la propria idea di sinistra è così radicata nel paese o se invece non è altro che la proiezione utopica e romantica di un mondo che semplicemente oggi non esiste più, in quanto condannato non dalle arroganti iene dattilografe ma semplicemente dagli arroganti elettori. E’ un sogno difficile da realizzare, lo sappiamo, ma un sogno possibile se lo si vuole: candidare D’Alema alla presidenza del Consiglio. Un’altra Italia con Massimo è possibile. Il Foglio ha lanciato una piccola campagna qualche mese fa. La mail è sempre la stessa: [email protected]