Virginia Raggi fissa
I folgoranti successi del sindaco di Roma sono molti di più dei 43 contati da Grillo. Li ha raccolti Maurizio Milani
Ecco i 91 provvedimenti molto belli presi dalla sindaca Virginia Raggi. Tali atti non sono stati portati all’attenzione dell’opinione pubblica per colpa del gruppo Caltagirone-Messaggero. Diamo noi notizia in modo completo e onesto.
Prima ordinanza
Con ordinanza del sindaco del 8/2 c.a. è fatto divieto in tutti gli orti di Roma di usare sementi della multinazionale Monsanto. Tale ingiunzione vale sia per gli orticelli privati che per quelli assegnati dal comune ai pensionati, con l’auspicio che tale provvedimento venga adottato in tutti gli 8.000 comuni italiani, e perché no anche a Belfast (telefono io adesso al sindaco del posto per convincerlo, essendo un Dc dovrebbe starci).
Seconda ordinanza
Il sindaco dispone che con decorrenza 8 febbraio 2017 nessun dipendente del comune di Roma può aprire conti correnti con Banca Mediolanum. Dispiace dirlo. Tale ordinanza vale anche per i dipendenti delle partecipate e dei titolari dei bagni di Sabaudia. Coloro che hanno già un rapporto con Ennio Doris devono chiudere tutto entro sera. Se non sono capaci, l’email di disdetta contratto la mandiamo noi tramite segreteria del comune. Che per tale questione starà aperto tutta notte. Entro domani mattina la Raggi vuole che nessuno dei suoi dipendenti abbia a che fare con la banca in questione. Tale cosa verrà estesa anche a tutti i cittadini romani. Non escludo che alcuni si troveranno a non potere seminare con la luna nuova i broccoletti e vedersi recapitare una lettera dall’ufficio legale di Mediolanum per interruzione arbitraria di contratto in essere. Nel caso portare tutto in comune, che si farà carico dell’assistenza giuridica dei cittadini che hanno obbedito al sindaco.
Quarta ordinanza esecutiva
Chi frequenta Eataly e ha anche un contratto di telefonia mobile con Vodafone deve compilare un questionario. Anzi, meglio se si presenta adesso in comune. Senza esagerare, il sindaco vorrebbe sapere se il cittadino consumatore è stato influenzato nella scelta da Oscar Farinetti, essendo egli titolare della catena alimentare citata e testimonial della multinazionale telefonica. Il sindaco Raggi “non pensa” che ciò sia avvenuto, però meglio sentire direttamente i cittadini. L’ufficio preposto del comune calcola che siano circa 250.000 i romani in questo piccolo conflitto d’interessi. Meglio indagare.
VI provvedimento (totale)
Visto l’uso diffuso di steroidi (che faccio anch’io come vanto) il sindaco dispone che i fotomodelli di Armani siano banditi dai Fori imperiali, o meglio: viene vietato l’uso degli spazi della Capitale per girare spot pubblicitari dove si usa il corpo del maschio come un toro. Tale faccenda riguarda sia Armani che Domenico Dolce e Stefano Gabbana, Valentino Garavani, Moschino e compagnia cantante. Roma non è un set per vendere profumi e occhiali. Infatti in città anche la Luxottica non è gradita. Per adesso non sappiamo come fare a boicottarla, ma una scusa la troviamo. Anche perché, come dice Di Battista, dobbiamo basare l’economia su turismo ed enogastronomia. Gabbana e soci non rientrano in tale settore merceologico, che si riconvertano. Intanto è giusto mandare una bella ispezione della polizia annonaria negli show room di tali stilisti, così saranno loro ad alzare le tende. Gli spazi liberi lasciati in via Condotti saranno assegnati a:
- Comitato acqua pubblica Amici del Senegal;
- Comitato Al Gore per i profughi climatici. Che non per mancare di rispetto alla Raggi, lo siamo tutti: infatti non è che la Terra si riscalda solo sull’Isola di Tonga e a Melegnano no. Ragazzi, quando sono al casello di Milano sud in coda anche in inverno fa un caldo che negli anni Settanta non era così. Tanti mi dicono “compra una Viacard”, ma Grillo non vuole. Ma noi, pur essendo attivisti dei 5 stelle la Viacard la compriamo lo stesso – Va bene tutto, ma allora andavamo a frate e facevamo prima.
A proposito di ordini religiosi, Gotor della minoranza Pd li vuole abolire. Tu cosa ne pensi? Dillo al tuo sindaco. La Raggi infatti vuole chiudere l’ordine dei barnabiti e destinare quegli spazi alle imprese nate con il contributo del taglio stipendi dei parlamentari 5 stelle. Anche perché, parliamoci chiaro, come deputato dopo due mandati al Senato non posso più candidarmi. Che mestiere vado a fare? Andrò a lavorare nelle ditte che sono nate con il mio contributo. Non penso, è conflitto di interessi.
Lo stadio si fa
E veniamo all’ordinanza più bella e importante che ha disposto la Raggi (è uscita adesso). Lo Stadio nuovo della Lazio si fa. E anche quello della Roma. Entrambi da 85 mila posti senza pista di atletica intorno. L’unica condizione del Sindaco è che in tali strutture verrà bandita la pubblicità intorno al campo delle seguenti ditte: L’Oréal, McDonald’s, Eni, Mele del Trentino, Finmeccanica, Amazon, Elf, Alibaba, Shell, Fiat Chrysler, Crédit Agricole. Vedere lista completa sull’Albo pretorio. In pratica, tutte le ditte del mondo.
Ai bordi del terreno di gioco viene ammessa solo pubblicità etica, agente di vendita esclusivo Diego Bianchi Zoro.
X provvedimento
Gli Internazionali di tennis non subiscono variazioni. Viene solo introdotto l’obbligo per gli atleti (tranne Federer) di usare racchette di legno. Provenienti da foreste certificate (non si sa da chi). Anche il tabellone che segna il tempo sul campo centrale sarà sostituito: invece del grosso Rolex c’è uno studente del Borneo che con una pertica in mano segna i punti come ai tempi di Alessandro il Macedone. Infatti litigavano sempre in quanto non si capiva niente. Ma poi ti abitui.
XI provvedimento (quello più contestato ma nemmeno tanto)
Per un periodo di prova il comune di Roma abolisce i matrimoni tra uomini (over 65 anni). Il sindaco giustifica così la sua posizione: “Se si amavano dovevano sposarsi prima” e se proprio vogliono convogliare a nozze che vadano a Livorno. Il mio collega Nogarin ha detto che lui non mette limiti d’età.
Certo nei corsi preparatori al matrimonio Nogarin sconsiglia a alcune coppie di mettersi insieme se uno è laureato e l’altro no. Non è razzismo ma è buon senso. Anche la famiglia del laureato rimane male se il figlio/a sposa un non titolato. Infatti come genitore io penso uguale. Meglio che mia figlia sposi un’altra ragazza piuttosto che un maschio che ha solo la scuola dell’obbligo.
Non per vantarmi ma mia figlia è antropologa con master alla Cayenna.
Non è il caso di legarsi per sempre con un meccanico di pullman. Sia esso dell’Atac o dell’Atm di Milano.
Veniamo ora all’aspetto che al sindaco Raggi interessa di più: la comunicazione. Ecco la lista dei giornali che a Roma verranno distribuiti apposta male, non facendoli trovare in edicola non prima di mezzogiorno: Il Tempo, La Gazzetta di Parma, Il Foglio, il Piccolo. Gli altri si troveranno tutti regolarmente di buon mattino per cui non mi sembra un bavaglio alla stampa. Come nuovo addetto ai rapporti con i media viene nominato oggi Gianluigi Paragone. Lui subirà subito una telefonata da me con richiesta: “Gianluigi ciao sono Milani, ti ho sempre stimato; non ho i soldi per pagare il gas, potresti dire alla Raggi se mi nomina direttore artistico del Teatro Valle?”. Paragone: “Certo! Anzi! Ritieniti nominato, puoi iniziare adesso”. Io: “Gianluigi, vorrei mettere in cartellone gli spettacoli della mia fidanzata”. Paragone: “Che genere?”. Io: “Sulla Trattativa stato mafia; sul Bunga Bunga, insomma su tutti gli argomenti che hanno fatto diventare ricca la società di produzione di Michele Santoro”. Paragone: “No basta! Santoro non lo voglio più sentire. Sei sollevato dall’incarico”. Io: “Gianluigi, cosa mi consigli di fare?”. Lui: “Telefona al tuo amico Natalino Balasso, adesso è suo il blog che fa più tendenza. E Balasso porterà via tutti i voti a Grillo”. Io: “Posso ricattarlo?”. Lui: “Hai in mano qualcosa?”. Io: “No! Ma è un attimo inventare”.
Per quanto riguarda il Cinodromo di Roma giungono al sindaco diverse richieste di riaprire la struttura chiusa da un po’. La Raggi dopo aver consultato alcuni disoccupati di Piacenza (non necessariamente iscritti al movimento) ha deciso di usare i cani del canile per le corse. Iniziano oggi alle 5.
Subito l’Asl ha chiuso la struttura. Ma ormai le corse abusive dei cani sono tornate. C’erano anche prima della Raggi, però erano tollerate. Non si capisce perché la sindaca non ci lascia scommettere. Io la voto, ma anche lei deve capire che tutto giusto non si può fare.
XII
per quanto riguarda le farmacie comunali, la Raggi ha deciso di cederle al garzone di bottega. Questi può farsi prestare un milione di euro dalla Cassa depositi e prestiti che restituirà se vorrà. Si inizia a ripianare così i 15 miliardi di debito fatti da Rutelli e Alemanno. Le 1.200 farmacie comunali daranno un incasso notevole al comune. L’unica clausola che la Raggi mette è che nelle farmacie comunali di Roma non potranno essere più venduti prodotti Bayer-Bracco (Vedi elenco sul sito del Foglio) e gli obesi che entrano possono essere trattenuti e contro la loro volontà trasferiti in strutture della Casaleggio Associati. Qui verranno subito rilasciati, per cui non vedo nessun reato.
Certo il cittadino grande obeso si è spaventato e ha perso tempo. Ma c’è di peggio. E poi uno schiaffone ben assestato per correggere un comportamento sbagliato (bulimia) non ha mai fatto male a nessuno.
XV provvedimento
Sul territorio comunale di Roma la Raggi ha censito ben 180 mila licenze di caccia. Di notte le armi di questi cacciatori verranno confiscate. La Beretta armi per far pressione sul sindaco comprerà una pagina di pubblicità sul Fatto quotidiano. La cosa non sortirà però nessun effetto. A quel punto la Beretta di Gardone (BS) andrà avanti lo stesso con la sponsorizzazione per far vedere giustamente che non aveva comprato la pagina per secondi fini. Ma solo perché da un sondaggio di Pagnoncelli ben il 26 per cento degli elettori 5 stelle sono pescatori e cacciatori. Non per vantarmi ma uno sarei io.
XVI
Tornare alla lira in città? Per adesso no. Anche se l’Istituto poligrafico di Roma è pronto ad abdicare. Non risponderanno più i tipografi al ministero del Tesoro ma alla Raggi. Se Virginia dice: “Iniziate a ristampare la lira”, in breve la capitale e tutta la penisola saranno inondate dalle sempre rimpiante banconote italiote. Nonostante il testimonial del Poligrafico Massimo Dapporto si dica contrario, l’altro testimonial Michele Placido invece è indeciso. Anzi dichiara a Radio Radicale che in fondo è giusto tornare alla liretta.
Tutto il mondo si mette a ridere. Ragazzi un conto è andare a Hong Kong e al Palace Hotel pagare in: dollari, sterline, franchi svizzeri, rubli. Un conto è tirare fuori una banconota con su Peppino Verdi e porgerla alla hall: “Un attimo chiamo il direttore”. Arriva il direttore del resort e fa: “Scusi buon uomo ma noi banconote di tribù locali non le accettiamo. O salda il conto con una moneta che incute timore o la sbattiamo per strada”.
A quel punto telefona Draghi che fa al direttore dell’albergo: “Ok! Garantisco io per quel pezzente, ma sono stufo se non si sveglia tra un po’ lo mollo in braghe di tela”. Direttore hotel: “Ai suoi ordini governatore”.
Fa discutere anche la decisione della sindaca di convenzionarsi con la Gendarmeria vaticana e le Guardie svizzere da oggi potranno arruolarsi in questi nobili corpi cittadini nati a Roma, Chianciano Terme e altri comuni dove amministrano i 5 stelle. Il cantone svizzero da dove provengono le Guardie si è offeso. Ma la Raggi va avanti. Anche perché tali militari potranno essere usati anche in altri luoghi della città oltre che in Vaticano. Ad esempio come scorta all’onorevole Giachetti, ma non solo. Per quanto riguarda il Festival del Cinema di Roma, viene abolito. Il cinema italiano ha rotto le balle a tutti. Ospitiamo invece nella capitale le pattuglie acrobatiche delle aviazioni di tutto il mondo. Sai che spettacolo vedere esibirsi gli aviatori del Madagascar. La loro pattuglia acrobatica è la migliore del mondo. Tanti paesi però non li vogliono. Motivo? “La sicurezza non è al 100 per cento”. Ma non scherziamo, la pattuglia acrobatica del Madagascar è fantastica. I piloti sono cinque fratelli e questi per legge non possono avere la morosa. E questa è una garanzia che sono concentrati sull’esibizione e non pensano a che regalo farle per San Valentino.
Ecco, per San Valentino la sindaca Raggi farà avere a tutti gli innamorati di Roma una vasca da bagno. Questa deve essere installata a spese degli innamorati. In quanto il sindaco non può decidere se metterla in casa del fidanzato o di lei. La gara per l’acquisto delle vasche è aperta. Possono partecipare tutti tranne Jacuzzi.
La gara se la dovesse vincere una di quelle ditte che stanno in piedi con il contributo dei parlamentari grillini è validissima.
Nel caso le vasche si crepano subito, dipende perché. Comunque non è un problema ascrivibile all’assessore all’Urbanistica Berdini, che ieri al telefono mi fa: “Truman Show era bello come film ma mai come noi”. Non sono d’accordo. “Truman Show” è e rimane il film più bello della storia del mondo. Anche “La 25esima ora” non era brutto. L’ho visto ieri su Iris, che essendo un canale Mediaset da oggi a Roma viene oscurato. Speriamo non subisca tale onore anche Cielo e Paramount Channel. I film più belli sono lì. Sharon Stone ti amo! Anzi Virginia amo solo te!
Per quanto riguarda le obbligazioni emesse nel 2011 dal Comune di Roma con scadenza 2035 (cedola 7,5 per cento) la Sindaca ci tiene a precisare quanto segue:
“Non avendole emesse io non mi sento in dovere di onorarle; per cui chi ha questi titoli in portafoglio conviene li venda prima che io dica questo ufficialmente (cioè domani): forza, veloci a vendere!”.
Un divieto curioso emesso dalal Raggi è quello di non dare l’amicizia su Facebook alla figlia del ministro Padoan. Motivo: contesta il capitalismo. Io invece le ho chiesto l’amicizia. Aspetto che ricambi. Se lo sa la Raggi mi sbatte fuori dal Movimento. A quel punto andrò a scherzare Pizzarotti, ma non penso.
Finiamo questo bellissimo resoconto andando a casa di Carlone Verdone per un breve commento. Verdone: “Ma basta fare il cretino così Milani. Hai 54 anni e sei rimasto povero! Perché ti ostini a essere contro il bottegone?”. Io: “Ma sono a favore del bottegone! Puoi dirlo tu a Bersani?” Verdone: “Ok! Lo chiamo adesso! Bersani, Milani è dei nostri!”. Bersani: “Mettilo subito a fare un documentario sulla natura”. Interviene Fiorella Mannoia che fa: “No quello non è un compagno!”. Verso di me: “No! Verdone non possiamo perdere la Mannoia per quel mezzo scemo che cambia idea ogni cinque minuti. Lasciamo tutto così”. Anche Cuperlo è d’accordo. Invece l’onorevole Speranza mi difende, per cui vediamo chi rimane tra Fiorella e me. Per me può rimanere anche lei. E’ lei che ha detto che non mi vuole. Ma non penso, Fiorella è brava.