Renzi sogna una coalizione anti populisti
Dalla direzione del Pd il segretario lancia la sua proposta per un fronte responsabile. La domanda però è: con chi? A sinistra resta solo Pisapia
Roma. “Il momento è semplice: o il Pd blocca il populismo o il populismo vince solo in Italia”. Matteo Renzi apre la direzione del Pd lanciando un appello anti populisti e pare abbracciare così la vecchia teoria franceschiniana dell’unione delle forze responsabili contro il fronte populista. A fare la differenza sarà la legge elettorale, soprattutto quella attualmente in discussione. “Il Rosatellum – concede Renzi – ha degli elementi di forza rispetto al Consultellum oggettivi. Il Consultellum è totalmente proporzionale, il Rosatellum ha il 36 per cento dei collegi che vengono espressi su base maggioritaria”.
È dunque evidente, dice il segretario del Pd, “che un sistema come quello del Rosatellum chiama alla creazione di una coalizione. Sapete la mia opinione su questo dibattito, credo sia stato un errore affrontarlo nel modo in cui l’abbiamo affrontato. Ciascuno si tiene la sua opinione, però il dato di fatto è che se c’è il Rosatellum è presumibile che si debba essere dentro lo schieramento che fa del Pd il perno e il baricentro di ogni tipo di iniziativa anti estremista e di credibilità a livello italiano ed europeo”. Insomma, “ci deve essere una composizione più ampia del solo Pd”. Tradotto: con il Rosatellum, il Pd dovrà presumibilmente dare vita a una coalizione. La domanda però è: con chi? Questo Renzi non lo dice e se la sinistra, che con il segretario non vuole avere nulla a che fare, costituisce una propria coalizione, al Pd chi rimane? Giuliano Pisapia.