Carlo Sibilia (foto LaPresse)

Stop alla nomina di Ruggiero. Per Sibilia è "ostruzionismo contro il M5s"

Valerio Valentini

Non arriva l'autorizzazione del Csm al collocamento fuori ruolo del pm di Trani come consulente della Commissione sulle banche. Il deputato attacca poi si corregge: “Diciamo che è un ritardo. Un ritardo un po’ sospetto, ecco”

Roma. La prima parola che pronuncia, quasi d’istinto, è “ostruzionismo”. Poi ci ripensa, Carlo Sibilia, medita qualche istante, e si corregge: “Vabbe’, magari non diciamo proprio ostruzionismo, diciamo ritardo. Un ritardo un po’ sospetto, ecco”. E’ così che il deputato del M5s spiega, a modo suo, la mancata autorizzazione, da parte del Csm, nei confronti del pm Michele Ruggiero al collocamento fuori ruolo come consulente nella Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche. Sì, Michele Ruggiero. Quello della procura di Trani, quello che ha portato alla sbarra le agenzie di rating ipotizzando un mega-complotto internazionale contro l’Italia. Talmente “mega” che è inesistente: Fitch e Standard & Poor’s sono state assolte dall’accusa di manipolazione del mercato.

 

“Specifichiamo – precisa Sibilia – che non siamo stati gli unici a proporre il suo nome. Lo ha fatto anche Renato Brunetta. Evidentemente Forza Italia, in piena campagna elettorale, vuole tornare a cavalcare il tema del colpo di stato della finanza mondiale ai danni del governo Berlusconi, nel 2011. E per questo, nessuno è più indicato di Ruggiero”. E voi del M5s perché lo avete scelto? “Perché è una persona estremamente competente e non ha avuto paura di condurre inchieste scomode”. Che però si sono risolte in clamorosi fiaschi. “Ma hanno prodotto ottimi risultati, portando alla conoscenza del popolo molti fatti non proprio pulitissimi che riguardano il sistema della finanza”. Ma non hanno prodotto condanne. “Eh, vabbè... meglio non commentare”.

 

Sta dicendo che è stato ostacolato? “Non ho elementi per dirlo. Ma del resto conoscete in Italia magistrati che hanno fatto condannare i banchieri? Se non altro Ruggiero ci ha provato, e con coraggio. E in ogni caso non spetta a noi giudicare il suo operato. Riteniamo prezioso poterci avvalere delle sue conoscenze”. Ma perché possa prestare i suoi servizi come consulente, ha bisogno di un’autorizzazione del Csm. “Che non è ancora arrivata. Mentre è stata subito accolta la richiesta del Pd, che ha indicato il sostituto procuratore Giancarlo Avenati Bassi”. E lei come se la spiega, questa diversità di trattamento? “Credo che Ruggiero abbia un procedimento a suo carico, di cui non so granché. Ma questo ostruzionismo, o meglio questo ritardo sospetto nella sua nomina definitiva, comunque ci spunta le armi, a noi del M5s”. Dunque il ritardo nell’autorizzare Ruggiero sarebbe una strategia del Csm per indebolirvi? “Dico solo che noi avremmo estremo bisogno di Ruggiero. E anzi, già ci avrebbe fatto molto comodo poterlo avere al nostro fianco nelle settimane passate, quando abbiamo audito i rappresentanti di Banca d’Italia e Consob sulle venete. Ancor più fondamentale sarebbe adesso, visto che ci accingiamo ad aprire il dossier su Mps. Un esperto come Ruggiero ci aiuterebbe a leggere meglio le carte, a formulare a dovere le domande da sottoporre agli auditi. Insomma, ci sarebbe d’aiuto nella ricerca della verità”.

 

Ma lei conosce Ruggiero? O lo stima così tanto solo in virtù delle sue inchieste? “Apprezzo molto il suo lavoro. E poi l’ho incontrato, una volta sola, a inizio legislatura”. Dove? “Nel mio ufficio alla Camera. Fu lui a insistere per volermi parlare e io l’ho ricevuto in una sede istituzionale. Dunque trasparenza assoluta”. Nessuno ne dubita. Ma come mai Ruggiero cercava proprio lei? “Non so. Dovreste chiederlo a lui. Comunque il tutto si risolse in una chiacchierata, di cui non ricordo neanche bene i dettagli”. E ora? Ci state parlando, voi del M5s? “No, ora no. Per rispetto delle procedure, attendiamo prima che il Csm si pronunci. Non sono invece sicuro che tutti stiano facendo lo stesso”. Si riferisce a Brunetta? “Eh...”.

Di più su questi argomenti: