I video dei candidati alle parlamentarie M5s anticipano il disastro di un governo a 5 stelle

Paolo Emilio Russo

Dal Quantitative easing alla calabrese ai rimedi marchigiani per la scarsità di moneta, dal problema dei parcheggi ai coupon regionali, ecco cosa si deve aspettare l'Italia dalla seconda infornata grillina in Parlamento

Un Quantitative easing alla calabrese, una Am-Lira che funzioni da Cosenza fino a Reggio Calabria per “stimolare gli investimenti”. Tra le idee che i candidati alle Parlamentarie del M5s offrono al Paese c’è anche questa. Qualche centinaio dei  quindicimila e rotti “iscritti certificati” che hanno scelto di concorrere per un posto in Parlamento hanno già superato il vaglio del “capo politico” Luigi Di Maio e sono in rampa di lancio verso Montecitorio e Palazzo Madama. In un sistema senza preferenze, membri di un partito con quelle percentuali, i capilista possono già considerarsi eletti. Il secondo step richiesto agli autocandidati è quello di pubblicare su Youtube un breve video di presentazione: due o tre minuti per descrivere chi si è e cosa si vorrebbe fare in Parlamento, qualche frase per convincere gli altri “iscritti certificati” a votare per loro.

 

Girati in maniera semi-professionale o super casalinga, in ufficio o col cellulare nell’abitacolo dell’automobile e nel salotto di casa con la tovaglia quadrettata della nonna, i video-selfie dei probabili deputati e senatori grillini della diciottesima legislatura raccontano cosa potrebbe accadere dopo, qualora il 4 marzo si verificasse lo “tsunami” annunciato da Beppe Grillo.

 


Il meglio del peggio dei video dei candidati alle parlamentarie M5s - il VIDEO

 

Fabrizio Dresda, che preferisce presentarsi con il titolo “Signoraggista Dresda”, concorre alle Parlamentarie per strappare un posto di candidato a Montecitorio nella sua Taranto e ha un’idea fissa: “Le banche centrali e d’affari creano denaro dal nulla e, pertanto, dobbiamo recuperare la nostra sovranità”. Già, ma cos’è la sovranità? In quanti modi può essere declinata? Giovanni Manzo, simpatico “impiegato dell’Università del Salento”, si è avvicinato al Movimento 5 stelle per recuperare quella sui pezzi di asfalto della sua città, cioè i parcheggi gratuiti. Prima c’erano le strisce bianche, poi sono arrivate quelle blu e le cose sono andate sempre peggio. “Sono stato portavoce del “Comitato stop alle strisce blu” creato per contrastare il proliferare delle strisce blu anche nei quartieri non centrali delle città. Credo molto nello strumento dei Comitati per dare forza ai cittadini”, racconta nel suo video.

 

Ma se la città - con i parcometri che incombono - è una dimensione troppo ridotta per l’autarchia, la Regione no. E infatti Domenico Cortese, ricercatore di Tropea, ha studiato un “bazooka monetario” come quello che Mario Draghi voleva usare per l’economia europea, ma su scala regionale, più adatto alla “sua” Calabria. Cortese, attivista dei Meet Up di Vibo Valentia, serissimo, autore di un libro intitolato “Filosofia del debito”, chiede di essere votato per poter dare attuazione alla sua rivoluzionaria idea di una “moneta fiscale regionale”. Nella sua videopresentazione elenca titoli di studio e bibliografia, ma, soprattutto, spiega che la soluzione al problema dell’economia del Sud sta tutta nella “sovranità potenziata” che si può ottenere  con l’emissione da parte della Regione Calabria di “una moneta parallela”. Il candidato alle parlamentarie 2018 ha in mente di far stampare coupon circolanti nelle cinque province che “consentirebbero di estendere la spesa oltre ogni qualsiasi vincolo imposto” e “avere una virtualità pressoché infinita”. I coupon che ha in mente assomigliano molto alle banconote: “Per cento coupon, la Regione sconta cento euro di tasse negli anni successivi”, racconta. Questa Am-lira-calabrese, secondo il candidato grillino, potrebbe favorire nuovi investimenti specie nel campo delle infrastrutture: la accetteranno volentieri le aziende multinazionali che vincono appalti passando per gare e bandi europei? Cortese è sicuro di sì e che “il surplus di produzione dovuto alla moneta parallela creerà un ulteriore gettito fiscale”. Bene, bis.

 

Questo “tesoretto” potrebbe essere molto utile ad una sua collega candidata alle Parlamentarie nella Marche. Veruschka D’Ascenzo, che vuole coltivare il suo “sogno” di diventare deputata, spiega nella sua videopresentazione di come ha imparato a risolvere - a sue spese, grazie ad una intuizione - il problema della scarsità di moneta sul suo territorio. Questa soluzione, dice, potrebbe essere replicata anche a livello nazionale. “Noi come partito siamo poveri e avevamo un problema. Allora mi è venuta un’idea: ho creato un gruppo d’acquisto regionale e grazie a quello, tutti insieme, abbiamo collaborato per trovare la soluzione ad un prezzo conveniente…”. Eureka: la colletta.

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