Pietro Dettori con Giancarlo Magalli (foto Facebook)

Con Dettori Casaleggio prende il controllo del Parlamento a 5 Stelle

Valerio Valentini

L'uomo di fiducia di Davide, già ghostwriter di Beppe Grillo, si trasferirà a Roma per seguire il Blog delle Stelle. Il suo arrivo segna l'inizio di una nuova fase: quella del Movimento che sa governare

Per uno come lui, che dell’anonimato ha saputo fare una prerogativa del suo essere e del suo lavorare, deve risultare strano, ritrovarsi come protagonista – proprio così, col suo nome e cognome – sulle pagine dei giornali. Senza contare, poi, che Pietro Dettori – Pietro Francesco, per l’esattezza – è pure timido assai, finanche scontroso quando lo si tira in ballo senza il suo consenso. “È sardo, che ci vuoi fare?”, scherza un suo conoscente, ricordandone le origini cagliaritane. Sardo di nascita, ma milanese d’adozione. E tra breve, assicurano in tanti, si adatterà anche al clima di Roma e dei suoi Palazzi.

 

Come anticipato dalla Stampa, infatti, quello che è stato per anni il ghostwriter di Beppe Grillo si trasferirà in pianta stabile nella Capitale, per seguire da vicino i lavori dei gruppi parlamentari. Ufficialmente, continuerà a fare grosso modo quello che ha sempre fatto: gestire il Sacro Blog. Quello che un tempo fu del comico genovese, fondatore del Movimento, e che poi ha cambiato titolazione, diventando “Il Blog delle Stelle”. “Di fatto la sua presenza servirà a velocizzare la catena di montaggio tra i nostri gruppi parlamentari e i canali di comunicazione ufficiali”, conferma un deputato pentastellato. Aggiungendo, un po’ ermeticamente: “D’ora in avanti sarà fondamentale muoversi all’unisono. Tra Camera, Senato, Europa e Regioni dovrà esserci più coordinamento”, insomma. E Dettori sarà un po’ il direttore d’orchestra. Il che, non sfugge a nessuno, significa anche che Davide Casaleggio avrà il suo braccio destro direttamente nella stanza dei bottoni romana: supervisore fedele.

 

Del resto era proprio il Parlamento, paradossalmente, il luogo meno presidiato dal giovane Erede designato, visto che il grosso della struttura, al netto di qualche avvicendamento burrascoso, era composta in massima parte da persone designate tra il 2013 e il 2014: un’era geologica fa, per un Movimento che ha cambiato pelle e strategie. Dettori, che in Casaleggio è arrivato per la prima volta nel marzo del 2011 con in tasca una laurea in Scienze della comunicazione a Bologna, e ci si è poi insediato definitamente nel luglio del 2012 dopo una parentesi praghese, è sempre stato un pupillo di Davide. In via Morone, era centralissimo: era lui a scrivere molti dei post che finivano sul blog di Beppe, era lui molto spesso a titolarli in maniera provocatoria (provocando, qualche volta, le ire del comico).

 

Dalla Casaleggio & Associati è passato poi, nel luglio del 2016, direttamente in Rousseau. E del cervello operativo del Movimento, di quella piattaforma digitale che di fatto mette nelle mani di Davide il controllo pressoché assoluto del partito, ne è diventato prima responsabile editoriale, poi socio, quando l’europarlamentare David Borrelli ha deciso di abbandonare la truppa. Ora, in questa continua ascesa nelle gerarchie pentastellate, andrà a dirigere il Blog direttamente da Roma. Facendone, dunque, l’organo di riferimento per i grillini di tutta Europa. Non solo a livello comunicativo: l’idea, su cui però i parlamentari più informati si mostrano assai restii a parlare, è quello di fare del portale anche una sorta di “Mattinale”, che insomma detti la linea da seguire a tutti. “Onde evitare – aggiunge un deputato influente – interminabili discussioni in chat”.

 

Tutti contenti, dunque? Parrebbe di sì. Anche perché l’arrivo di Dettori, a quel che trapela, varrà anche a ridimensionare il ruolo, o quantomeno l’autorità, di Rocco Casalino. Il grande capo della comunicazione parlamentare resta incensato da tutti, e ci mancherebbe. Ma a mezza bocca, durante le fasi calde della campagna elettorale, qualcuno su di lui si è lasciato sfuggire qualche battuta meno benevola. Come quando, per evitare che i candidati novizi mettessero in imbarazzo il Movimento, si è vietato a tutti, anche ai parlamentari più in vista, di rilasciare dichiarazioni alla stampa. Senza contare poi, che i grillini più illustri, quelli che insomma potevano permetterselo, già da tempo erano soliti passare da “don Pietro”, aggirando così l’ombra ingombrante di Casalino. La presenza di Dettori servirà anche, insomma, a gestire in modo più intelligente – e magari meno conflittuale, il rapporto coi media. “Non sarà di certo Pietro in prima persona, a gestire i rapporti con la stampa”, chiariscono nel Movimento, sottolineando peraltro la ruvidezza del carattere del soggetto. Ma in pochi negano che il suo arrivo segnerà di fatto, anche fisicamente, il passaggio a una nuova fase: quella del Movimento che sa governare. E magari può evitare di divorare i giornalisti “per il gusto di vomitarli”.