Le contorsioni del M5s per formare un governo con Lega e Pd
Il Movimento cerca di far dimenticare i messaggi lanciati in campagna elettorale per far digerire ai propri elettori la formazione di un esecutivo. E Di Maio sta cominciando a capire che non potrà fare il premier senza i voti di Forza Italia
Luigi Di Maio è stato l'ultimo leader politico, insieme alla delegazione del M5s, a salire al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al termine il leader grillino ha ribadito di essere disponibile a formare un governo con Pd e Lega, ma senza Forza Italia. A Radio Radicale il direttore Claudio Cerasa analizza le “acrobazie” del M5s e prova a spiegare cosa potrebbe succedere la prossima settimana.
Il primo giro di consultazioni servirà a poco ma un effetto lo avrà: Di Maio si renderà conto che l'unico modo per poter essere *lui* il presidente del Consiglio è semplicemente accettare i voti del partito di Berlusconi. Sarà una legislatura bellissima
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 aprile 2018
Urgente. Cancellare tutti i tweet contro i governi non eletti dal popolo. Cancellare tutti i post contro i presidenti del Consiglio "nominati". Ripeto: cancellare. Urgente. Fate girare.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 aprile 2018
Urgente: cancellare le piovre, il Pd non è la mafia. Importante: eliminare dalle bacheche gli editoriali di Travaglio. Il Pd non è gomorra. Il Pd è responsabile. Anche loro hanno fatto cose buone. Fate girare. Urgente.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 aprile 2018
Urgente. Dire, ripetere, che i voti di Renzi e di Berlusconi non li vogliamo, ma far capire che un conto sono i leader un altro sono i loro parlamentari. Separare le carriere. Importante: separare quelle dei politici, non dei magistrati. Coinvolgere Davigo. Fate girare.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 aprile 2018
Urgente, importante: Il Pd non ha le mani sporche di sangue. Ripetere: il Pd non ha le mani sporche di sangue. Fate girare.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 aprile 2018