Le due versioni del programma M5s, prima e dopo le modifiche

La truffa del M5s è il programma

Luciano Capone

“E’ stato solo editing”. Il Movimento, con la sua non-risposta, tratta le proposte votate dagli iscritti come un refuso

Roma. “Su questa storia dei programmi del MoVimento 5 Stelle siamo costretti a smentire il Foglio, perché la vera truffa è proprio l’articolo che ci accusa di aver modificato i punti programmatici subito dopo il voto delle elezioni politiche”. Nel tardo pomeriggio, dopo un lungo silenzio, il M5s ribatte all’inchiesta del Foglio che ha svelato la sostituzione dei 20 pdf del programma votato online con 24 pdf in molti punti programmatici completamente diversi.

 

“Il Foglio scrive che ‘fino al 2 febbraio sul sito del M5S c’era un programma, il 7 marzo – tre giorni dopo le elezioni – ce n’era un altro’. Falso. Il programma definitivo è stato pubblicato il 21 febbraio 2018, dopo un’ultima revisione dedicata all’impostazione grafica”. Ieri abbiamo scritto che sull’Internet Archive – l’archivio delle pagine web – c’erano due istantanee del sito del M5s, una del 2 febbraio e una del 7 marzo, con due programmi diversi. In questo intervallo di tempo, senza avvisare nessuno, è stato sostituito il programma. Ed è esattamente ciò che conferma il M5s, il programma è stato cambiato il 21 febbraio, circa 10 giorni prima delle elezioni, ma molti mesi dopo il voto online degli iscritti. Il M5s scrive che nel programma esteri “i punti votati dai cittadini sono gli stessi inseriti nel programma”.  I punti sì, hanno lo stesso nome, ma il contenuto è totalmente trasformato. 

 

 

“Le versioni precedenti a quelle definitive, pubblicate il 21 febbraio 2018 – scrive il M5s –, erano chiaramente provvisorie, sviluppate all’interno di gruppi di lavoro” e sono state poi oggetto di ulteriori modifiche, accogliendo proposte e istanze”. Che le versioni votate dagli iscritti su Rousseau fossero “provvisorie” non era chiaro a nessuno, il concetto temporaneo e transitorio di democrazia diretta è una novità. Gli iscritti del M5s adesso sanno che le loro deliberazioni sono momentanee e possono essere sostituite da “modifiche, proposte e istanze” (di chi?).

 

Il M5s afferma che le due versioni sugli Esteri sarebbero simili – ma basta un rapido confronto per rendersi conto delle differenze e infatti il M5s si guarda bene dal presentare sul sito entrambe le versioni – e prosegue: “Il Foglio scrive che sulla Nato si leggono posizioni diverse, ma anche in questo caso mente” perché “è quello che diciamo da sempre. In realtà abbiamo mostrato come l’approccio sulla Nato sia cambiato sostanzialmente. La vecchia versione votata online sulla Nato recitava: “Il ‘sistema di sicurezza occidentale’ non solo non ci ha reso più sicuri, ma è il primo responsabile del caos odierno. Dall’invasione della Libia fino alla distruzione pianificata della Siria – proseguiva – il sistema di sicurezza occidentale ha registrato una serie di fallimenti che hanno portato alle popolazioni dei paesi membri, miliardi di euro di perdite, immigrazione fuori controllo e destabilizzazione di aree fondamentali per la sicurezza e l’economia dell’Europa”. Il Patto atlantico veniva descritto come l’origine dell’instabilità globale, arrivando a vagheggiare un’uscita dall’alleanza: ci sarebbe ormai “una discordanza tra l’interesse della sicurezza nazionale italiana con le strategie messe in atto dalla Nato”. Per questo il M5s proponeva un “disimpegno da tutte le missioni militari della Nato in aperto contrasto con la Costituzione”. Tutti gli attacchi alla Nato – ma vale anche per l’Europa e la Russia – sono stati eliminati. Per il M5s sono “solo piccole modifiche di forma, una cosa normalissima. Nessun cambiamento di sostanza”, un semplice lavoro di “editing”.Ognuno facendo un confronto potrà farsi la sua idea.

 

  

Il M5s nella sua replica però non risponde a tante questioni: perché ci sono quattro programmi (Smart Nation, Sport, Editoria e Unione Europea) aggiunti a pochi giorni dalle elezioni e mai votati su Rousseau? Chi li ha scritti? Come fa a sostenere che anche quelli siano “Il programma votato dagli iscritti”? Abbiamo fatto poi un altro esempio (ma ce ne sarebbero tanti): dal “programma Lavoro” è stato rimosso il capitolo sui “Sindacati senza privilegi”. Perché quella proposta consacrata da 47.709 preferenze è stata eliminata? E’ anche questo solo “editing”?

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  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali