L'inizio perfetto del premier Cartacarbone
Giuseppe Conte dimostra di essere il mero esecutore di un contratto populista e senza coperture, che punta tutto sul moralismo piuttosto che sull'efficienza
Un premier cartacarbone che ammette di non poter esercitare le prerogative che spettano a un capo del governo e che promette di essere il mero esecutore di un contratto senza coperture che per risolvere i guai italiani scommette sul moralismo, non sull’efficienza. Inizio perfetto
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 giugno 2018
Il presidente del Consiglio, espressione di una maggioranza formata da Lega e m5s, due partiti che nella scorsa legislatura occuparono più volte le aule del Parlamento e molto altro, chiede di avere una opposizione leale, costruttiva, non distruttiva.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 giugno 2018
Il presidente del consiglio, il cui programma di governo punta a superare la democrazia rappresentativa attraverso la revisione dell'articolo 67 della Costituzione, dice che questo governo sarà molto attento sul tema della rappresentanza. Geniale.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 giugno 2018
"Non saremo mai razzisti". Excusatio non petita?
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 giugno 2018
Duro discorso di Conte contro il conflitto di interesse: tempi duri per la Casaleggio Associati?
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 giugno 2018
Il presidente del Consiglio dice che l'Italia ha un grave problema di tempi della giustizia, troppi lunghi (vero!) e un secondo dopo dice che questo governo cambierà i tempi della prescrizione: dato che i processi durano troppo, facciamoli durare ancora un po' di più, no?
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 giugno 2018
Spazio dedicato alla lotta ai privilegi della politica superiore allo spazio dedicato alla collocazione dell'Italia nel mondo.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 giugno 2018
Il presidente del Consiglio italiano, nel suo discorso di insediamento, dice di essere preoccupato di come evitare di "Mortificare la società civile russa"
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 giugno 2018
“Non esistono più forze politiche che esprimono complessive visioni del mondo” (il ghostwriter di Conte deve essere Nichi Vendola)
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 5 giugno 2018