La lezione della Merkel e il futuro di Forza Italia
In tutti i grandi paesi d’Europa non c’è partito conservatore che non stia mettendo in campo una proposta alternativa al presente per costruire il futuro. E in Italia?
Al direttore - Merz alors!
Giuseppe De Filippi
Angela Merkel, a tredici anni dalla sua prima volta da cancelliere della Germania, pensa giustamente alla sua successione. Lo stesso stanno facendo in Spagna i popolari. Lo stesso stanno facendo in Francia i repubblicani. Sarebbe bello dire che lo stesso sta accadendo anche in Italia ma se vogliamo invece l’anomalia del nostro paese è proprio questa: in tutti i grandi paesi d’Europa non c’è partito conservatore che non stia mettendo in campo una proposta alternativa al presente per costruire il futuro. E fino a quando il partito conservatore italiano, ovvero ciò che resta di Forza Italia, non avrà il coraggio di tagliare definitivamente i ponti con la Lega, senza ambiguità come ha provato a fare alla festa del Foglio Antonio Tajani, e di organizzare una grande mobilitazione popolare per far emergere nuove leadership, resterà l’unico partito conservatore in Europa poco interessato a ragionare sul futuro.