Virginia Raggi (foto LaPresse)

L'assoluzione di Raggi è una splendida notizia

Claudio Cerasa

Meglio giudicare un sindaco per il modo in cui governa una città che per il modo in cui governa il suo staff. Ora tutti sanno che Virginia non sa nulla di quello che succede a Roma e nella sua giunta

“Il fatto c'è, ma non costituisce reato”. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi è stata assolta dall'accusa di falso nel processo sulla nomina di Renato Marra alla direzione Turismo del Campidoglio. “Questa sentenza spazza via due anni di fango, andiamo avanti a testa alta per la mia amata città e i miei amati cittadini”, ha detto Raggi dopo la lettura della sentenza.

 

 

Anche il leader del M5s, Luigi Di Maio, ha commentato la sentenza: “Virginia Raggi è stata assolta. Due anni di attacchi alla Sindaca più massacrata di Italia. La magistratura ha fatto il suo dovere e la ringrazio, ha solo seguito quello che andava fatto d’ufficio. Il peggio in questa vicenda lo hanno dato invece la stragrande maggioranza di quelli che si autodefinsicono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, che ogni giorno per due anni, con le loro ridicole insinuazioni, hanno provato a convincere il MoVimento a scaricare la Raggi. Pagine e pagine di fakenews, giornalisti di inchiesta diventati cani da riporto di mafia capitale, direttori di testata sull’orlo di una crisi di nervi, scrittori di libri contro “la casta” diventati inviati speciali del potere costituito. La vera piaga di questo Paese è la stragrande maggioranza dei media corrotti intellettualmente e moralmente. Gli stessi che ci stanno facendo la guerra al Governo provando a farlo cadere con un metodo ben preciso: esaltare la Lega e massacrare il Movimento sempre e comunque. Presto faremo una legge sugli editori puri, per ora buon Malox a tutti! Forza Virginia! Contento di averti sempre difesa e di aver sempre creduto in te”.

  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.