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Così il dl Semplificazioni complica la vita a Flixbus

Paolo Emilio Russo e Gianluca De Filio

Alcuni parlamentari leghisti presentano un emendamento che impone alle imprese di disporre di personale e flotte adeguate per offrire servizi di bus a lunga percorrenza  

Sul servizio di pullman a lunga percorrenza svolto da Flixbus, nella scorsa legislatura, si è svolta una vera a propria battaglia parlamentare che ha avuto come terreno di scontro ben tre provvedimenti diversi (Milleproroghe 2017, Decreto Manovra e Decreto Sud). Ora la vicenda si potrebbe riaprire con un emendamento presentato al dl Semplificazioni (atto senato 989), il n. 3.30 firmato da alcuni senatori leghisti.

  

   

Flixbus svolge la sua attività sulla base di una circolare ministeriale del 2015 ed è in attesa di una “regolamentazione complessiva del settore dei servizi automobilistici interregionali” di competenza statale. L’emendamento prevede che “nelle more” dell’attesa regolamentazione, il servizio di autolinee a lunga percorrenza possa essere svolto solo da imprese che dispongano di personale, impianti e strutture in misura idonea ad assicurare il regolare esercizio del servizio di linea. I soggetti autorizzati avranno trenta giorni di tempo per adeguarsi a questo ed altri criteri richiesti, decorsi i quali vedranno decadere le proprie autorizzazioni in caso di mancato adeguamento.

Flixbus, come noto, non ha tra i suoi dipendenti autisti, non possiede stazioni e neppure una flotta di autobus, ma lavora con altre imprese a cui smista le richieste di prenotazione che raccoglie sul web. Ecco perché l’emendamento leghista, per come scritto, sembra un siluro lanciato a pelo d’acqua proprio contro la corazzata Flixbus.

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