"Elio è immenso". Ruocco, Lannutti e un problema di coerenza sull'antisemitismo
La deputata grillina ci tiene a ottenere un posto d'onore al convegno sulla Shoah, ma il 21 gennaio ha pubblicamente elogiato il senatore che aveva da poche ore rilanciato su twitter il falso storico sui "savi di Sion"
Che ci tenesse a fare notare la propria presenza, in un convegno istituzionale dedicato alla Giornata della memoria, lo dimostra la mail inviata dal suo portavoce al cerimoniale di Montecitorio. "Buongiorno, per la Presidente On. Carla Ruocco è stato riservato un posto tra le autorità?", si chiedeva. Richiesta peraltro non scandalosa, essendo comunque la deputata grillina la presidente della commissione Finanze. La bizzarria, semmai, riguarda proprio il rapporto della Ruocco col tema di cui si discuteva venerdì mattina nell'aula dei Gruppi parlamentari: e cioè, appunto, l'Olocausto. "Trasmettere ed insegnare la Shoah è impossibile?": questo era il titolo del dibattito al quale erano presenti, tra gli altri, anche il presidente della Camera Roberto Fico e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.
Ora, nulla porterebbe a dubitare del sincero zelo della Ruocco sul fronte della lotta alle discriminazioni razziali e all'antisemitismo. Nulla, se non il fatto che lei stima e idolatra, da anni ormai, Elio Lannutti. Ovvero il senatore grillino che il 20 gennaio scorso ha condiviso e rilanciato un articolo basato sui "Protocolli dei savi di Sion", il falso storico alla base dell'antisemitismo moderno. Ruocco avrebbe avuto modo, come tutti i suoi colleghi, di prendere le distanze da quelle dichiarazioni del suo storico amico Lannutti. E – come tutti i suoi colleghi – non lo ha fatto. Ma avrebbe quantomeno potuto evitare di lodarlo in pubblico il giorno dopo la pubblicazione di quel tweet e nel pieno della polemica. E invece, proprio all'indomani della infelice esternazione social del senatore grillino, la Ruocco lo ha pubblicamente omaggiato. "Elio è Elio: è immenso", ha dichiarato infatti la deputata nel corso di un dibattito svoltosi a Palazzo Madama, nel pomeriggio del 21 gennaio, in occasione della presentazione di un libro scritto dallo stesso Lannutti insieme al complottista Franco Fracassi e a Tiziana Alterio.
"Elio è Elio: è immenso", diceva lei mentre già i quotidiani online e i social network davano ampiamente conto del tweet antisemita del presidente di Adusbef. E lo diceva con lo sguardo pieno di gratitudine rivolto al presidente di Adusbef: il quale, intervenuto poco prima di lei, aveva ricordato la tragedia delle "privatizzazioni, o meglio delle svendite di stato iniziate nel 1992 sul Panfilo Britannia". D'altronde, Ruocco e Lannutti da mesi ormai condividono anche un'altra battaglia: e cioè quella per la nomina di Marcello Minenna alla presidenza di Consob. Uno sforzo inesausto, fatto di tweet e di macchinazioni parlamentari, comprese interrogazioni fatte – e poi ritirate in tutta fretta – per mettere in difficoltà il governo di Giuseppe Conte, il quale d'altro canto non vuole sostenere la candidatura del''ex assessore al Bilancio di Virginia Raggi perché sa, ormai da tempo, che non sarebbe affatto gradita al Quirinale.