Alla ggente non piace la gita in Francia di Dibba e Giggino
"Lione no, ma Parigi sì?". "Toninelli non c'è?". I commenti alla foto postata sui social da Di Maio, con la delegazione dei gilet gialli, non sembrano molto entusiasti
Ormai è chiaro che al M5s la Francia è indigesta solo quando si parla di Tav. Il “chi se ne frega di andare a Lione” – copyright del nostro “concentratissimo” ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli – è stato momentaneamente congelato dalla coppia Di Maio & Di Battista. Dopo la gita in auto a Strasburgo, ieri i due si sono spinti fino a Parigi per portare anche lì “il vento del cambiamento” che “ha valicato le Alpi”, come twitta Giggino. Il motivo? Stavolta non si parla di Parlamento europeo o di “marchette alla Francia”. Ale e Luigi hanno fatto visita all’establishment dei gilet gialli per garantirgli il sostegno del M5s in vista delle Elezioni europee e nelle loro proteste contro il presidente Emmanuel Macron.
Oggi con @ale_dibattista abbiamo fatto un salto in Francia e abbiamo incontrato il leader dei gilet gialli Cristophe Chalençon e i candidati alle elezioni europee della lista RIC di Ingrid Levavasseur.
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 5 febbraio 2019
Il vento del cambiamento ha valicato le Alpi. pic.twitter.com/G8E0ypLalX
La foto della delegazione con Di Maio e Di Battista è stata prontamente condivisa sui social dal capo politico grillino. La politica estera schizofrenica, quella fatta di gite fuori porta, non sembra però riscuotere particolare entusiasmo. Oltre allo strabismo grillino nei confronti dei cugini francesi, molti utenti sono rimasti “sorpresi” dal fatto che il vicepremier, al tempo della recessione e di industrie in crisi, abbia abbastanza tempo libero per interessarsi ai manifestanti francesi. A proposito, fa notare qualcuno, ma il governo italiano non era contro qualunque ingerenza nella politica degli stati stranieri? No, perché nel frattempo, in Venezuela…