Il metodo Iene applicato alla Tav
Il teatrino dei grafici senza fonte del grillino Dino Giarrusso e le cattive abitudini dure a morire
“Scusa, l’hai fatto a casa tua questo grafico? Mi devi dire la fonte”. Il deputato pd Stefano Esposito, ospite ieri di Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7 se la prende con l'ex Iena Dino Giarrusso, oggi nello staff del viceministro dell'Istruzione Fioramonti (M5s). Oggetto del contendere un grafico, mostrato dal grillino, con i dati del traffico merci tra Italia e Francia che, secondo Giarrusso, sarebbero in calo da anni. Una prova del fatto che la Tav è un'opera inutile. Giarrusso non ha dismesso il tono da showman: “La linea nera è la verità”, attacca, “e con la realtà le chiacchiere stanno a zero”. Ma il dem Esposito non ci sta e chiede di sapere la fonte del grafico. Giarrusso non la sa e allora pensa bene di usare una delle tattiche più collaudate (non solo da lui): creare caos. Si agita, strepita, attacca. Un po' come fece con Antonello Pirotto, voce storica degli operai di Eurallumina, quando lo mandò “al diavolo” durante la puntata di Popolo Sovrano di fine febbraio, senza rispondere alle sue domande. O come a Quarta Repubblica quando, vista la malaparata per le accuse di “spese pazze” dei grillini al governo, ha deciso di montare un teatrino di accuse e urla.
Stavolta però gli è andata male: Esposito si è avvicinato alla conduttrice con un cellulare e le ha mostrato un altro grafico con le elaborazioni dell'Ambasciata d'Italia su dati Agenzia Ice e fonti Istat. Queste, al contrario, rivelano un aumento degli scambi tra i due paesi. Lo stesso rapporto dell'Osservatorio per l'asse ferroviario Torino-Lione trasmesso alla Presidenza del Consiglio e al Ministero delle Infrastrutture il 13 novembre 2018, indica che l'interscambio tra i due paesi nel 2017 “supera di oltre 7 miliardi di euro il dato massimo registrato nel 2007. Il 'decennio perduto' proposto come scenario dall’ U.E. risulta oramai completamente recuperato”. Ma al di là dello spettacolino, che non è il primo e non sarà certo l'ultimo ai quali i talk politici ci hanno abituato, il punto divertente è vedere come il metodo di Giarrusso sia, in sostanza, rimasto il “metodo Iene”. Provocare e accusare. Quando i fatti li smentiscono insistere e, una volta spente le telecamere, fare finta di niente.