Nuovissimo manuale grillino di lingue straniere
Dalla “Bunchbank” tedesca alla discussione sulla Brexit a “Uesmainster”. Strafalcioni in tre lingue e Cinque stelle
Può capitare, diciamolo, soprattutto nella foga del dibattito parlamentare quando spesso deputati e senatori si trovano a parlare a braccio. Basta un attimo ed ecco, puntuale, arrivare la gaffe. Ma anche in questo campo il M5s si conferma vera “forza di cambiamento”. Perché spesso le gaffe non sono frutto di discorsi a braccio ma, più semplicemente, letture stravaganti di testi scritti.
L'ultimo esempio di questa nuova “moda” parlamentare oggi, quando la deputata grillina Marialuisa Faro è intervenuta in Aula alla Camera durante la discussione della mozione presentata da Luigi Marattin (Pd) “concernente iniziative di politica economica, alla luce dei recenti dati economici”. È stato lì che Faro, mentre leggeva il suo intervento, si è interrotta per qualche secondo, ha guardato quella strana parola stampata sul foglio, ha preso il coraggio e l'ha pronunciata: “Bunchbank”. Parola che gli stenografi, sul verbale di seduta, hanno prontamente tradotto in “Bundesbank”.
Il Movimento 5 Stelle, con la sua capogruppo in commissione bilancio alla Camera, affronta il tema della “Bunchbank”, che sta alla Bundesbank come Wesmainster sta a Westminster e come Austerlitz ad Auschwitz pic.twitter.com/sdvh80mR8g
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 25 marzo 2019
Prima di lei era stato un altro grillino, Riccardo Olgiati, parlando di Brexit, a coniare il termine “Uestmainster”. Un tributo all'Alberto Sordi di Un americano a Roma? O forse a un pezzo da novanta del M5s, Alessandro Di Battista, che sempre durante un intervento in Aula sostituì Austerlitz con Auschwitz. “Andando a braccio, mi è uscito Auschwitz. La gaffe è fatta, scusatemi” scrisse su Facebook l'allora deputato. Ma evidentemente la sua gaffe è stata di ispirazione per i colleghi.