La lotteria del Sacro Blog per il Parlamento Ue
Improbabili statisti, portaborse, amici e familiari di altri grillini tentano la fortuna. Sulle chat del M5s prende forma un bestiario di candidati per caso
C'è il napoletano che, tra i lavori svolti, cita orgoglioso che "dal 2012 al 2018 solo lavori saltuari a nero"; e c'è quello che a Pisa giura di avere fotografato "con lo zoom 10x" un "punto luminoso" sospetto, che "sicuramente non è una stella". Poi c'è il portaborse, l'ex collaboratore parlamentare che non si è dimesso in tempo per candidarsi eppure è lì, nella lista dei pretendenti, il "fratello di", il "compagno di". All'indomani della presentazione ufficiale delle liste di aspiranti europarlamentari del M5s, alla Camera e al Senato è il giorno delle "segnalazioni". Una specie di piccola Spectre interna che si attiva con tutta lo zelo morboso del caso per individuare tutte le candidature inadeguate. E allora ecco che gli onorevoli cittadini, in molti casi pressati dai loro stessi amici attivisti sul territorio, si accaniscono nello spulciare gli elenchi, nel controllare i curriculum. Tutti su Rousseau, insomma: o, quantomeno, tutti quelli che ci riescono. "Sì, perché questo schifo di app – si sfoga un senatore grillino – è fatta così male che se lo usi sullo smartphone, al terzo scroll si chiude, crasha. E noi che paghiamo pure 300 euro al mese per aggiornarla!".
E però, nel traffico di messaggi sulle chat interne, prende forma un bestiario di candidati per caso, d'improbabili statisti che tentano pure loro – e perché no?, del resto – la lotteria del Sacro Blog. E allora ecco che c'è chi, dalla Lombardia, segnala un concorrente che, nel suo "curriculum di attivista", scrive: "Sarei molto lieto di conoscere il dottor Casaleggio e/o l'onorevole Di Maio (missione a mio carico) per discutere la potenziale utilità della mia candidatura". E chi invece mette in guardia dal candidato toscano che, nel raccontare la sua militanza a cinquestelle, dice che "la mia unica esperienza diretta di contatto col Movimento è stata in occasione del pranzo tenutosi a Livorno il 25 gennaio 2018, in cui era ospite Luigi Di Maio". E poi c'è, in Piemonte, il candidato che garantisce di non avere mai svolto attività politica in passato, ma sceglie come foto di presentazione quella in cui compare con la fascia tricolore da sindaco (si scoprirà poi che è stato in giunta in un Comune dell'Alessandrino, con un partito che non era il M5s, e che per questo verrà espulso).
In Veneto si arrabbiano per la candidatura di Simone Contro, ex consigliere comunale nel Vicentino e storico amministratore delle chat regionali, e anche per questo ribattezzato "Simone Control". Poi è la volta dei portaborse: c'è Rocco Bianco, bellunese, assistente per lungo tempo dell'attuale questore di Montecitorio, Federico D'Incà, e c'è Nicola Clerici, avvocato piemontese noto a tutti come collaboratore di Fabiana Dadone. Infine, i familiari: da Samuel Sorial, fratello dell'ex deputato Giorgio, non rieletto il 4 marzo 2018 e ripescato da Luigi Di Maio come vicecapo di gabinetto al Mise, al fratello della deputata calabrese Dalila Nesci, Diego.