I no-euro che hanno fatto flop in Italia ora vanno a Strasburgo
Da Antonio Maria Rinaldi alla signora “Eurexit” Francesca Donato, i nemici della moneta unica si candidano alle elezioni europee
Roma. Fallita in Italia la retorica no-euro, con gli Alberto Bagnai e i Claudio Borghi costretti a scusarsi con i propri sostenitori-follower per far parte del governo di un paese ancora nell’euro, la Lega salviniana decide di esportare il sovranismo candidando i nemici della moneta unica: gli antieuropeisti all’Europarlamento.
Da Antonio Maria Rinaldi, candidato nella circoscrizione dell’Italia centrale insieme alla sindaca di Cascina Susanna Ceccardi (un test per lei in vista delle elezioni regionali in Toscana del 2020), alla signora “Eurexit” Francesca Donato, candidata nella circoscrizione isole al secondo posto dietro Matteo Salvini (che peraltro è capolista in tutte le circoscrizioni). Vincenzo Sofo, fondatore de Il Talebano, noto per la sua relazione con Marion Marechal, nipote di Marine Le Pen, è invece candidato nella circoscrizione Italia meridionale. Fuori invece Fabio Dragoni, che negli ultimi giorni era dato per presente in lista.
“La Lega – spiegano dal partito di Salvini – punta per le elezioni europee su candidati che arrivano prevalentemente da esperienze amministrative, dai comuni per portare a Bruxelles le esigenze e le sensibilità dei territori. Numerose le conferme tra gli uscenti ma nessun nome ‘famoso’ proveniente dal mondo dello spettacolo o dello sport con tutto il rispetto per le categorie”. In realtà, vedendo “Bombolo” Rinaldi (così lo chiamava il suo caro amico Bagnai) e la signora Eurexit, quantomeno la quota “intrattenimento e avanspettacolo” è decisamente rispettata. Adesso peraltro sarà difficile che vengano presentati in tv come “esperti indipendenti”.
In lista ci sono poi Marco Zanni, responsabile esteri di via Bellerio, Alessandro Panza, responsabile dell’organizzazione federale, entrambi candidati nella circoscrizione nord occidentale. Tra i candidati con un passato in altri partiti ci sono Anna Cinzia Bonfrisco, senatrice della Lega, proveniente da Forza Italia e Silvia Sardone, pure lei ex Forza Italia, che a lungo ha insistito per passare con i leghisti dopo aver lasciato Berlusconi. Molti amministratori o ex amministratori locali, la più nota di tutti è la sindaca di Cascina Susanna Ceccardi. Ma ci sono anche Heidi Andreina, ex sindaco di Credaro, nel Bergamasco, Gianna Gancia, ex presidente della provincia di Cuneo ed ex moglie di Roberto Calderoli, Laura Molteni, consigliera comunale a Milano, Rosanna Conte, consigliera comunale a Caorle.
E’ rimasto fuori invece Mario Borghezio, dopo 18 anni trascorsi all’europarlamento, l’ultima volta eletto nella circoscrizione centro grazie allo storico (e oggi defunto) accordo tra Salvini e Casapound: “Non capisco le ragioni che hanno portato alla mia esclusione dalle liste alle europee. Credo che sia un grave errore politico inspiegabile da parte di un leader forte come Matteo Salvini. Non faccio alcuna lamentela. Non sono il tipo. Ricordo solo che, come diceva Talleyrand, in politica un errore è peggio di un crimine”. In effetti, se ci sono Rinaldi e Donato, si fa fatica a capire perché non ci sia pure un intellettuale come Borghezio.