Orlando e De Micheli vicesegretari del Pd. E i renziani insorgono
La minoranza non ha gradito le nomine. "Ma quale unità, il segretario che vince sceglie la sua squadra", dice Luciano Nobili
Roma. Andrea Orlando e Paola De Micheli sono stati nominati oggi vicesegretari del Pd. Due nomine che non sono piaciute alla minoranza del partito. “Il campo largo vantato da Zingaretti durante le primarie, con le nuove nomine si è trasformato in un campo molto stretto”, dice il senatore Salvatore Margiotta. Le critiche arrivano anche da Base Riformista, la nuova area di Lotti-Guerini: “La gestione unitaria promessa, evidentemente, non c'è più. Il segretario deve aver cambiato idea…”, dicono i parlamentari che fanno capo a Luca Lotti e Lorenzo Guerini. “Nessuno stupore rispetto alla scelta di Zingaretti di indicare due vicesegretari espressione della sua mozione, che ha vinto il congresso. È vero, Zingaretti aveva promesso unità, ma le sue scelte non stupiscono: il segretario che vince sceglie la sua squadra, è una sua prerogativa”, dice Luciano Nobili di “Sempre avanti”, la corrente che fa riferimento a Roberto Giachetti.