“Il grande messaggio e il lascito di Mario Draghi è la trasformazione della Bce, che sta diventando più simile alla Fed americana. esercita una politica monetaria ma anche politica economica. Oggi i governi devono dimostrare di non utilizzare i soldi della Bce come droghe ma come stimoli per fare meglio. Non durerà per sempre questa magia. E sarà anche la sfida del successore di Draghi, Christine Lagarde”.
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.