Matteo Renzi (foto LaPresse)

Perché Italia viva cresce nei sondaggi. Parlano Ghisleri e Pregliasco

Samuele Maccolini

Secondo quanto rilevato da Ipsos il partito di Renzi è salito al 6,2 per cento. La direttrice di Euromedia Research e il fondatore di YouTrend spiegano perché quello di Renzi è l’unico partito di governo che sale nei consensi

Calano i consensi per Pd e M5s, crescono quelli per il centrodestra, a eccezione di Forza Italia, e per Italia viva. L’ultimo sondaggio Ipsos pubblicato oggi sul Corriere della Sera rispecchia i risultati delle elezioni regionali in Umbria. Solo un dato è fuori dagli schemi. Sorprende il risultato del neo partito di Matteo Renzi, che cresce di 1,4 punti percentuali in un mese e raggiunge il 6,2 per cento, al pari di Berlusconi.

 

Italia Viva è l’unico partito di governo che sale nei consensi. Perché? “Ci sono tanti indizi. Innanzitutto bisogna tenere conto che tutti i partiti stanno vivendo una fase di riposizionamento: la gente guarda con interesse a tutto ciò che c’è di nuovo”, dice al Foglio Alessandra Ghisleri direttrice di Euromedia Research. “La posizione comoda di Renzi, che può fare opposizione stando al governo, attira sicuramente molti voti dell’area Pd. Lo abbiamo visto bene con la Manovra: Italia viva è stata molto brava a sfruttare a suo favore il suo dissenso verso una manovra malvista dai cittadini in quanto aumenterà le tasse”. Poi c’è il fattore Leopolda. “Il partito di Renzi ha appena celebrato il suo battesimo. I nuovi inizi comunicano entusiasmo all’elettorato”, dice la Ghisleri. 

 

 

Entusiasmo che non è stato tradito dal fallimento del patto civico rossogiallo in Umbria, visto che Italia viva non ne ha preso parte – Renzi rifiutò pure l’invito di Luigi Di Maio a Narni e infatti non compare nella foto di gruppo. “Le elezioni in Umbria sono state un assist per Renzi, e sicuramente hanno inciso nei sondaggi. Discostarsi fin da subito da quella sconfitta annunciata gli permette ora di presentarsi agli elettori non dico come un vincente, ma nemmeno come un perdente”, dice Lorenzo Pregliasco, fondatore di YouTrend.

 

Il Pd si allea col M5s e vuole sempre più somigliargli – per il nuovo statuto si parla già di piattaforme deliberative online. Ma i sondaggi dicono che Zingaretti perde elettori che vanno a ingrossare Italia viva. Sbaglia il Pd a grillizzarsi? “Non appena il neo partito di Renzi è stato fondato si pensava che avrebbe portato via consensi sia al Pd sia al centrodestra, in particolare a Forza Italia. In realtà, all’interno della maggioranza, il calo di Pd e M5s è maggiore del valore aggiunto portato da Italia viva”.

 

Una conferma che il segretario dem sta sbagliando strategia? “Non del tutto”, commenta Pregliasco. “Come abbiamo visto in Umbria, il Pd regge, è il M5s ad affondare. Nel breve periodo saranno i grillini a perderci. Ma forse la scommessa di Renzi non ha un riscontro immediato. L’ex premier pensa che riuscirà a rubare voti al Pd nel lungo periodo”. 

 

 

Malgrado i buoni consensi, Italia viva è ancora un progetto embrionale. Un partito maturo deve saper accorciare la distanza coi territori, cosa che i renziani non hanno ancora dimostrato di riuscire a fare. “Per ora il partito di Renzi raccoglie il voto di opinione. Ogni dichiarazione, ogni piccolo posizionamento, può giocare a favore del partito. Ma col tempo Italia viva deve trovare i propri asset se vuole stabilizzare o, meglio, aumentare i propri voti”, dice Ghisleri. La corsa di Renzi per convincere sindaci, consiglieri comunali e regionali a passare dalla sua parte è scattata fin dalla fondazione del partito (probabilmente anche prima). “Ma per radicarsi nei territori non bastano dichiarazioni effimere. Servono progetti veri, con cui la gente possa identificarsi”, conclude la direttrice di Euromedia Research.

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