“Chi decide oggi che cosa è un partito? La politica o la magistratura?”
Matteo Renzi ritorna ad attaccare i magistrati che indagano sulla fondazione Open: “I finanziamenti sono tutti regolarmente tracciati: trasparenza totale!”
Secondo la procura di Firenze la fondazione Open “avrebbe funzionato come articolazione di partito venendo impiegata, dunque, come strumento di finanziamento illecito”. Per questo ieri i pm fiorentini hanno dato mandato alla Guardia di Finanza di effettuare oltre trenta perquisizioni in tutta Italia per accertare i reati di riciclaggio e traffico di influenze illecite, ipotizzano anche quello di finanziamento illecito per il quale sono stati indagati Alberto Bianchi, ex presidente della Open e Marco Carrai, l'imprenditore fiorentino amico personale di Renzi e già membro del Cda della stessa Open. Sull'indagine oggi, in un post su Facebook, è ritornato Matteo Renzi (già ieri aveva criticato la giustizia show dei pm fiorentini): “Chi decide oggi che cosa è un partito? La politica o la magistratura? Su questo punto si gioca una sfida decisiva per la democrazia italiana”.
Di seguito trovate il post integrale.
Perquisire a casa e in azienda, all’alba, persone non indagate che hanno dato lecitamente contributi alla fondazione Open è un atto senza precedenti nella storia del finanziamento alla politica. I finanziamenti alla fondazione sono tutti regolarmente tracciati: trasparenza totale!
Due giudici fiorentini decidono che Open non è una fondazione ma un partito. E quindi cambiano le regole in modo retroattivo. Aprendo indagini per finanziamento illecito ai partiti! Ma come? Se era una fondazione, come può essere finanziamento illecito a un partito?
E allora chi decide oggi che cosa è un partito? La politica o la magistratura? Su questo punto si gioca una sfida decisiva per la democrazia italiana. Chiameremo in causa tutti i livelli istituzionali per sapere se i partiti sono quelli previsti dall’articolo 49 della Costituzione o quelli decisi da due magistrati fiorentini.
Nel frattempo raccomando a tutte le aziende di NON finanziare Italia Viva se non vogliono rischiare: possiamo raccogliere solo microdonazioni di cittadini che non accettano questa gara al massacro contro di noi. E che al sito italiaviva.it/sostieni stanno contribuendo in queste ore, dimostrandoci solidarietà e affetto.