Pippo Callipo (foto LaPresse)

Callipo, tonno subito

David Allegranti

Il centrosinistra in Calabria punta sulla società civile: in palio ci sono i voti grillini

Roma. Il centrosinistra, dopo la prestazione non eccellente in Umbria, punta ancora sulla società civile. L’imprenditore calabrese Pippo Callipo, noto per il suo tonno in scatola, sarà il candidato del Pd. E’ stato direttamente Nicola Zingaretti ad appoggiare la sua candidatura e già venerdì prossimo il segretario-governatore sarà in Calabria per una manifestazione pubblica a sostegno dell’imprenditore. Resta da capire adesso che cosa farà il M5s, che ha appena ricevuto il sì come candidato da Francesco Aiello, docente universitario. Il problema è che Callipo era già un nome potenzialmente grillino, tant’è che alcuni parlamentari del M5s (e in Calabria sono 18) nei giorni scorsi, prima di Zingaretti, avevano dato pubblicamente il loro sostegno all’imprenditore. “Callipo di per sé sarebbe un valido candidato, ma io, ed è la mia opinione personale, metterei in votazione la proposta di sostenerlo sulla piattaforma Rousseau: che decidano gli iscritti, così come hanno scelto se partecipare o meno”, ha detto la deputata Federica Dieni. La sottosegretaria ai Beni culturali, Anna Laura Orrico, ha persino lavorato per anni per il gruppo Callipo (fra le altre cose dal 2011 al 2013 è stata manager per la responsabilità sociale d’impresa del gruppo). Lo stesso imprenditore-candidato ha detto di essere disponibile a lavorare con i Cinque stelle e di essere in attesa di una telefonata da Luigi Di Maio.

 

“Se ho deciso di competere per la presidenza della regione”, dice Callipo, “non è per affermare ragioni squisitamente politiche, pur accogliendo con estremo piacere l’adesione al progetto di cambiamento della Calabria di autorevoli forze del centrosinistra e di una nutrita rappresentanza della società civile con cui mi auguro si possa fare una radicale azione di bonifica dell’Ente Regione... Ho accettato di candidarmi per fare uscire la nostra bellissima regione dall’isolamento in cui è stata cacciata”. Per il “civico” Callipo tuttavia sarebbe un ritorno in campo. Nel 2010 si candidò alle elezioni regionali sostenuto dal suo movimento, Io resto in Calabria, dall’Idv e dalla Lista Bonino-Pannella (appena il 10 per cento), mentre nel 2014 appoggiò la candidata di centrodestra Wanda Ferro. Adesso è il candidato sostenuto dal centrosinistra, in una regione in cui nel giro di un anno la Lega è cresciuta molto. Alle ultime europee il partito di Salvini ha preso il 22,61 per cento, superando il Pd fermo al 18,25. Primo il M5s con il 26,69. Numeri ben diversi alle politiche di appena un anno prima, quando i grillini erano al 43,39, la Lega al 5,61 e il Pd al 14,32. Nel frattempo, però, è successo di tutto. Salvini è riuscito a nazionalizzare ulteriormente la Lega prendendo voti ovunque, anche laddove un tempo sarebbe stato impensabile. Il centrosinistra, invece, s’è accartocciato sulla scelta del candidato: Mario Oliverio, governatore uscente, coinvolto in alcune inchieste, è stato liquidato dalla segreteria nazionale. Per un po’ ha provato a resistere, ha fatto intendere di essere pronto a candidarsi autonomamente (con il sostegno dentro il Pd calabrese di due dirigenti di peso come Enza Bruno Bossio e Nicola Adamo) ma adesso potrebbe ritirarsi. Lunedì ha visto Zingaretti e l’avvio della campagna elettorale, previsto per ieri e annunciato per settimane a suon di messaggi WhatsApp, non c’è stato. C’è di più: il commissario regionale Stefano Graziano ha detto che chi non sostiene Callipo “è fuori dal partito. Possibilità di mediazioni? Noi abbiamo indicato la linea molto chiaramente: un candidato civico. E’ sceso in campo Pippo Callipo e noi abbiamo scelto, con il segretario Zingaretti, di sostenerlo. Il tema spetta a chi vuole fare altro non a noi. Per quello che ci riguarda, vogliamo lavorare a cambiare la Calabria e il cambiamento passa per Callipo. Chi fa un’altra cosa si posiziona fuori dal Pd”.

 

E il centrodestra? Non ha ancora scelto il suo candidato e il tempo stringe. Le elezioni ci saranno il 26 gennaio, stesso giorno dell’Emilia Romagna. I possibili candidati sono Jole Santelli, coordinatrice regionale di Forza Italia, Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, e, ha scritto HuffPost qualche giorno fa, Caterina Chiaravalloti, magistrato, presidente del Tribunale di Latina e figlia di Giuseppe, ex governatore della Calabria dal 2000 al 2006.

David Allegranti

  • David Allegranti
  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.