In dissenso dalla (sua) maggioranza: il radicale Magi non vota la fiducia sulla manovra
“Non partecipo a questo tipo di voto per non contribuire al gioco di progressivo svilimento del ruolo del Parlamento, continuamente bypassato”, dice il deputato di +Europa
Ha deciso oggi di non partecipare alla Camera al voto di fiducia sulla manovra, il deputato di +Europa Riccardo Magi (che a questo governo ha votato inizialmente la fiducia). “Non partecipo a questo tipo di voto”, dice al Foglio, “per non contribuire al gioco di progressivo svilimento del ruolo del Parlamento, continuamente bypassato. E poi ci si stupisce che passi presso l’opinione pubblica la retorica della riduzione numero parlamentari?”.
Per Magi “siamo di fronte a una metamorfosi strutturale del nostro sistema istituzionale. Non a un fatto episodico ma all’annullamento definitivo del ruolo e del senso del Parlamento che non può essere considerato un problema che attiene al rapporto tra maggioranza e opposizione, tra questo e quel governo e questa o quella opposizione. Rispetto a questo monocameralismo di fatto, mi aspetto che da subito le forze politiche riflettano seriamente sulla necessità di riforme istituzionali che ne prendano atto”.
Votare in queste condizioni, dice Magi, “non significherebbe esercitare la funzione e le prerogative parlamentari e di rappresentante dei cittadini, ma significherebbe contribuire con questo voto a comprimerle e cancellarle”.