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Italia Viva apre lo scontro con il Pd sulla prescrizione

Carmelo Caruso

“La proposta del Partito democratico non è risolutiva. Se non si cambia, voteremo il ddl Costa con Forza Italia”. Parla il presidente di Iv, Ettore Rosato

Roma. “Il disegno di legge del Pd non neutralizza per nulla gli effetti della riforma Bonafede. Anzi, la modifica che il Pd propone ci pare una modifica onestamente marginale e non risolutiva”. Ed ecco che per Ettore Rosato, presidente di Italia viva, il peggiore aiuto che si può dare a questo governo sarebbe quello di accettare supinamente la fine di un istituto giuridico che solo per il M5s è considerato una scappatoia per i malandrini. E invece per Rosato “la prescrizione significa applicare la Costituzione: garantisce che i processi abbiano una conclusione, che le vittime sappiano entro quando attendersi un verdetto, che gli indagati, magari innocenti, non vedano la loro vita ipotecata per sempre”.

 

E se la pattuglia di Matteo Renzi è ferma sulla posizione di riformare la riforma Bonafede, il M5s è altrettanto tenace nel pretendere che la riforma vada al più presto applicata. “Ma la loro è un’intransigenza che non risolve alcun problema. Per questo ci aspettiamo che ci sia un passo indietro accompagnato da norme che rendano più veloci i processi. Se così non sarà, per noi a decidere deve essere il Parlamento”, risponde Rosato, cosciente che il passo seguente non può che essere uno: sposare il disegno di legge del deputato di Forza Italia, Enrico Costa, che Iv ha già appoggiato come ordine del giorno. Siete pronti a votarla? “Se non ci saranno novità che uniscano la maggioranza su una proposta che annulli gli effetti delle scelte fatte da Lega e M5s voteremo il ddl Costa. Lo abbiamo detto da subito, insieme al fatto che non avremmo mai votato nessun aumento dell’Iva”.

 

Ma lo scontro sulla prescrizione rischia di accorciare la vita dell’esecutivo. “Io temo che non intervenire sulla prescrizione, come da sempre chiediamo, possa provocare la vera spaccatura insanabile. Ma siamo fiduciosi e positivi”. Ma anche un po’ litigiosi, ci faccia dire. Il M5s non vuole saperne della proposta del Pd, e Iv la ritiene non risolutiva. “Bisogna usare il buon senso. La riforma votata da leghisti e grillini è sbagliata. Prenderne atto, per chi fa il ministro della Giustizia, non è una resa. E’ senso di consapevolezza. Si può andare avanti correggendo e usando giudizio”. E se invece del giudizio prevalesse la voce grossa del M5s? Prudente fino a questo punto, ma esatto nelle risposte, Rosato anticipa: “Se poi per i grillini diventa una bandiera, noi lavoreremo per ammainarla. Non rappresenta l’Italia dei diritti e dei doveri in cui crediamo”.