Il senso dello stato, un valore ormai smarrito! Parlamento, Banca d’Italia e autostrade sono i tre maggiori esempi di questa tragica realtà. Non si è mai visto nella storia repubblicana che una legge di Bilancio venisse approvata in un solo ramo del Parlamento come è accaduto quest’anno in cui la Camera di fatto non ha potuto dare alcun contributo reale dovendo votare a occhi chiusi il testo del Senato. Altre volte nella storia democratica del paese ci si è trovati in ritardo con l’approvazione della legge di Bilancio ma sempre il senso dello stato e il valore della democrazia parlamentare hanno prevalso sulla preoccupazione burocratica del rispetto della data del 31 dicembre. In quei sporadici casi si andava all’esercizio provvisorio per qualche mese che non avrebbe comportato altro che un piccolo risparmio perché in quel caso le amministrazioni pubbliche avrebbero potuto spendere ogni mese solo un dodicesimo di quello che avevano speso nel corso dell’anno scaduto. Va da sé che si sarebbe dovuto fare un decreto legge per la sola abolizione dell’aumento dell’Iva lasciando poi all’esercizio provvisorio la decisione su tutto il resto, visto peraltro che molte norme oggi approvate agiranno dal luglio e dall’ottobre prossimo (vedi cuneo fiscale e ticket sanitario).
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