Roma. Sono rare le critiche a Michele Emiliano, il governatore situazionista della Puglia che fa e disfa senza incontrare resistenze nel dibattito pubblico. Fa eccezione la Cisl regionale guidata da Daniela Fumarola: “Le mie considerazioni non sono mai state sulla persona ma sulla sua amministrazione, dal punto di vista strettamente politico e istituzionale”, dice la segretaria della Cisl pugliese al Foglio. “Ho sempre detto che non eravamo contenti del confronto con il governatore Emiliano, che di fatto non c’è mai stato. A partire da questioni importanti come quella della sanità. Nel 2016 abbiamo sottoscritto un accordo con la Regione ma poi, per effettuare una verifica su quel patto, su nostra richiesta peraltro, siamo stati ricevuti di nuovo solo dieci mesi dopo”. L’accordo, spiega Fumarola, “affrontava il cuore del problema della Puglia sulla sanità: la gestione delle liste d’attesa. Da noi c’è la necessità di fare turn-over e nuove assunzioni. Avevamo chiesto di fare degli audit con i direttori generali territoriali per verificare la loro azione ed eventuali azioni di sanzione”.
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