Quasi 29mila beneficiari del reddito di cittadinanza hanno trovato lavoro tra aprile e dicembre 2019 e quindi significa che il sussidio funziona e che i nuovi contratti sono dovuti all’opera dei navigator. Tra gli assunti con il Jobs Act dopo poco più di tre anni sono stati licenziati il 21,3 per cento, tra quelli ancora con l’articolo 18 leggermente di più, quindi significa che il Jobs Act non ha aumentato i licenziamenti – come si temeva – ma li ha ridotti. A novembre 2019 si è raggiunto il record di occupati in Italia, e quindi il merito è del “decreto dignità”, quota100 e reddito di cittadinanza. Tutto questo è falso. O meglio, tutto ciò che segue la parola “quindi” è falso. O meglio ancora, non c’è alcuna prova che dimostri che questi fatti siano stati causati dalle diverse politiche a cui si vorrebbe attribuirne il merito.
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