Pieni poteri no grazie. Dall'Emilia-Romagna arriva un'altra sconfitta per l'invincibile Salvini
Nessuna spallata del leader della Lega: Borgonzoni ferma al 43,7 per cento, Bonaccini vince col 51,4 (e a Bibbiano vince il Pd). In Calabria trionfa il centrodestra contro Callipo
L'Emilia-Romagna non si colora di verde e la mattina dopo il giorno del voto alle Regionali, il centrosinistra si sveglia tirando un sospiro di sollievo. Alla fine il risultato è 51,4 per Stefano Bonaccini contro il 43,7 di Lucia Borgonzoni. La Lega è sconfitta, nessuna crepa, per ora, nel governo, come auspicato dall'opposizione.
#Regionali #EmiliaRomagna
— YouTrend (@you_trend) January 27, 2020
SCRUTINIO (4.271 / 4.520 sezioni):
BONACCINI (CSX): 51,33% ✅
BORGONZONI (CDX): 43,75%
BENINI (M5S): 3,45%#MaratonaYouTrend
#Regionali #Calabria SCRUTINIO (2.013 / 2.420 sezioni):
— YouTrend (@you_trend) January 27, 2020
SANTELLI (CDX): 55,88% ✅
CALLIPO (CSX): 30,26%
AIELLO (M5S): 7,36%
TANSI (CIV): 6,50%#MaratonaYouTrend
Il Pd si arrende – come era annunciato – in Calabria, dove il centrodestra di Jole Santelli asfalta il centrosinistra di Callipo (56 per cento contro il 36), ma la battaglia decisiva per la sopravvivenza del governo Conte bis era decisamente quella in Emilia-Romagna. "Di solito i politici non commentano exit poll, grazie a chi oggi ha votato", ha detto Salvini poco dopo la mezzanotte. Poi il senatore ha ringraziato Borgonzoni, attaccata da tutti "perché donna". Ma il leader della Lega ha evitato accuratamente la parola sconfitta. E a chi glielo chiedeva ha detto che "assolutamente no", non si sentiva sconfitto. Ma il distacco del governatore dem uscente Stefano Bonaccini sulla sfidante leghista Lucia Borgonzoni è un dato. Un risultato lontano dalle aspettative dei leghisti e dello stesso Salvini, che era convinto di vincere.
Quelli che le sardine avrebbero aiutato Salvini. O yes
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) January 27, 2020
Quelli che il governo anti Salvini avrebbe ucciso il Pd e fatto rinascere il M5s. O yes.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) January 27, 2020
Parlateci di Bibbiano ora!
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) January 27, 2020
Quelli che non capite, no, non capite: il Capitano con il citofono ha parlato al cuore degli italiani, se lo criticate fate il suo gioco. O yes.
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) January 27, 2020
I pieni poteri non ottenuti al Papeete. Il referendum sulla legge elettorale respinto. L’autogol sulla Gregoretti. Il flop di quota 100. Il monopolio delle piazze sequestrato dalle sardine. La sconfitta nell’Emilia Romagna di Bibbiano. L’invincibile Salvini non è così invincibile
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) January 27, 2020
Ah, a Bibbiano il Pd è intorno al 40 per cento #parlatecidi
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) January 27, 2020
Il voto disgiunto non è stato quindi determinante per il risultato finale. Decisivo, invece, il ritorno alle urne di molti elettori delusi: in Emilia-Romagna l'affluenza rispetto a 5 anni fa è aumentata di quasi 30 punti. Il Movimento 5 Stelle rimane fuori dai giochi: i due candidati governatori pentastellati ottengono il 3,4 per cento in Emilia Romagna e il 7,3 per cento in Calabria. Il Pd, nonostante le scissioni di Leu e Italia viva, è il primo partito sia in Emilia-Romagna sia in Calabria, ma rispetto alle regionali di 5 anni fa il calo è vistoso. Il Pd passa in Emilia-Romagna dal 44,52 per cento dei voti al 34,6 per cento di oggi, a cui bisogna aggiungere il 5,7 per cento della lista Bonaccini Presidente. In Calabria il Pd ebbe il 23,68 per centro ed oggi ha il 16,2. La lista Oliverio Presidente ebbe il 12,44 per cento, la lista Callipo Presidente oggi ha il 7 per cento. La lista M5s scende in Emilia Romagna dal 13,26 per cento del 2014 al 4,7 per cento di oggi. In Calabria sale dal 4,89 per cento del 2014 al 6,2 per cento di oggi.
A #Bibbiano, con 6 sezioni scrutinate su 7, Stefano #Bonaccini avrebbe il 56,6% contro il 37,3% di Lucia #Borgonzoni
— YouTrend (@you_trend) January 27, 2020