Sconfitto e ininfluente. Se il movimento non si fosse presentato, come voleva Di Maio, avrebbe fatto miglior figura
Roma. Alla fine, per un partito che si sta sbriciolando, la strategia più lucida era quella di Luigi Di Maio: per il M5s era molto meglio non presentarsi alle regionali. Se non avesse partecipato alla competizione sarebbe potuto apparire determinante per la vittoria del centrosinistra in Emilia-Romagna: il M5s avrebbe potuto vantarsi di valere almeno quell’8 per cento – che è il distacco che ha consentito a Bonaccini di battere la Borgonzoni – e il Pd avrebbe finito per crederci vista la voglia di allearsi. Sarebbe stato il vero battesimo dell’“alleanza organica”, che avrebbe cancellato il disastroso esordio in Umbria. Il bluff era l’unica mossa per fingere un po’ di peso politico e invece il M5s ha deciso di salire sulla bilancia.
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