I fotogrammi della splendida sconfitta registrata da Matteo Salvini in Emilia-Romagna, in quella regione di cui l’ex ministro dell’Interno chiese in mutande i pieni poteri da una famosa spiaggia del litorale romagnolo, possono essere messi a fuoco con precisione solo se inseriti all’interno di una pellicola ben più complessa e molto più ambiziosa la cui trama riguarda non una semplice elezione regionale ma una decisa e progressiva ribellione di un pezzo d’Italia contro la grammatica estremista veicolata dalla cultura populista.
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