Roma. Toscana, Campania, Puglia, Liguria, Veneto, Marche. Il 2020 elettorale non finisce con i duelli di Emilia-Romagna e Calabria, anzi è appena cominciato, in attesa di capire gli effetti sul governo e quelli sui partiti di maggioranza e opposizione. Il M5s è infatti il primo in Parlamento ma il risultato del 2018 è ormai già stato congedato, come dimostrano le Europee e questa prima tornata delle Regionali, e per il Pd c’è da ridefinire un rapporto con i grillini. “È giusto che oggi si usi questo risultato per modificare l’asse politico del governo su molte questioni. Ad esempio il M5s, dopo questa severa sconfitta, dovrebbe rinunciare a un armamentario che non paga elettoralmente e che rende difficile l’attività di governo”, ha detto ieri il vicesegretario del Pd Andrea Orlando a Radio Capital: “Sulla questione della giustizia dovrebbe esserci una disponibilità al confronto superiore a quella che c’è stata finora”.
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