Roma. Un po’ è l’odore del proporzionale, che al naso di Matteo Salvini deve arrivare con la puntura urticante del fetore; un po’ è che ai tempi lunghi della traversata nel deserto s’è rassegnato pure lui che per mesi s’è dimenato nel preparare la spallata al governo. E insomma il segretario della Lega ha deciso che, più che prendersela con Giuseppe Conte, ciò che serve ora è inaugurare le ostilità con Giorgia Meloni. Nella logica tutta proporzionalistica per cui il peggiore avversario è chi ti è più vicino. E così il congresso federale del Carroccio, ieri, ha pianificato due mosse che servono a smarcarsi dall’abbraccio asfissiante di Fratelli d’Italia.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE