Roma. A prima vista, sembra l’ennesima replica del nostro passato prossimo su scala europea. Dopo le chiusure di scuole e ristoranti, dopo l’istituzione delle zone rosse, gli inviti a restare a casa trasformatisi nel breve volgere di qualche giorno in divieti e prescrizioni, ora ecco che i politici di mezzo continente s’arrovellano intorno a un dilemma che qui in Italia è già stato a lungo analizzato. E cioè: che fare col Parlamento, in tempo di coronavirus? Solo che stavolta, a differenza delle precedenti, le istituzioni comunitarie potrebbero perfino superare quelle nostrane: perché se la conferenza dei presidenti in programma oggi arriverà a trovare una soluzione, questa potrebbe fungere da indicazione anche per chi, a Roma, s’interroga su come gestire i lavori d’Aula nel bel mezzo dell’emergenza epidemiologica.
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