Roma. E’ l’ora di pranzo quando lo smarthone di Renato Brunetta squilla. Dall’altro capo del telefono c’è Giuseppe Conte, che ci tiene a ringraziare “il professore” per avere indicato nei giorni precedenti la via che anche il premier si è deciso a imboccare giovedì sera con un’intervista rilasciata al Financial Times. Quella, cioè, di un ricorso ai fondi del Mes. Ma trasformandolo, come si chiarisce da Palazzo Chigi, “in una sorta di ‘coronavirus Fund’, perché le sue risorse possano essere adoperate da tutti gli stati europei per fronteggiare la pandemia”. Il tutto, ovviamente, dovrebbe avvenire “senza condizionalità presente o futura”. Passa qualche ora, e quello stesso telefono che ha contattato Brunetta, quello del premier, squilla invano quando a contattarlo è Matteo Salvini, che dopo giornate di opposizione dura e pura, forse anche per effetto degli inviti di Sergio Mattarella, prova a riaprire un canale di dialogo con l’odiato Conte. Richiesta negata.
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