"Non dobbiamo morire di Covid, non possiamo morire di fame". L'intervento di Renzi
Il leader di Iv in Senato: “L'emergenza durerà altri due anni, impensabile passarli chiusi in casa: bisogna riaprire le aziende. Non bastano 50 miliardi”
"Penso che Conte abbia fatto bene a venire in Parlamento", dice il senatore e leader di Italia viva Matteo Renzi a Palazzo Madama,"Oggi voglio dare atto al presidente del Consiglio di essere qui in Aula. Si è aperta una discussione vera e chiara. Facciamo un unico decreto, insieme, non uno al mese. E il prossimo deve essere l'ultimo". Renzi ha sottolineato che "non bastano i 50 miliardi" per il decreto di aprile, che appunto non dovrà essere "uno di una serie".
"Nel decreto - ha detto Renzi - bisogna dire da subito che le imprese devono essere messe nelle condizioni di riaprire". Il fondatore di Iv ha ricordato le parole che oggi ha usato Mario Draghi sul Financiaol Times. L'ex banchiere centrale "ci indica la strada. Bisogna fare sì debito, ma per dare più liquidità alle piccole e medie imprese. Oggi stiamo discutendo dei codici per chiudere le attività, ma il problema è il codice per riaprirle".
E ancora: "Propongo di fare una commissione d'inchiesta. Si sono fatte commissioni d'inchiesta su tutto, penso si possa fare di fronte a 8mila morti. Ne parleremo a tempo debito, dopo l'estate. Noi dobbiamo convivere con il Covid, ce lo portiamo dietro almeno per due anni. Se abbiamo due anni davanti non possiamo stare chiusi in casa, non possiamo tenere gli italiani senza lavorare. E' una emergenza che per i prossimi 2 anni ci sarà e in questi due anni riaprire le aziende è fondamentale o condanniamo il paese a una sterminata massa di disoccupazione", ha aggiunto. "Noi ci siamo, chiedendo la massima attenzione sulla scuola, chiediamo qualche gesto simbolico come riaprire le librerie. O adesso siamo in condizione di immaginare il futuro economico o faremo lo stesso errore dei ritardi fatti in altri settori sulla situazione sanitaria. Facciamo le scelte giuste e tutto andrà bene".