(foto LaPresse)

Il Pd sogna il sorpasso sulla Lega. Frizioni con Azzolina. Tentazione Letta

Mentre Zingaretti pensa a organizzare la più grande riunione politica telematica di sempre, gli uomini del segretario guardano i sondaggi e dicono: "Abbiamo messo la freccia"

La più grande riunione politica telematica che forse sia mai stata fatta finora in Italia. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti sta pensando di convocare l’organismo più importante del partito nelle prossime settimane, facendo collegare i circa duecento membri della direzione via web. Sono molti gli argomenti che verranno discussi. In particolare si affronterà il tema dell'atteggiamento che i Dem dovranno avere rispetto al governo Conte.

 

Per ora, come si può riscontrare dalla linea adottata dal Pd in questi giorni difficili, l’atteggiamento verso Palazzo Chigi non è cambiato. “Fare una crisi di governo sarebbe da irresponsabili”, continua a ripetere Nicola Zingaretti. “Lo spread – spiegano gli uomini del segretario – salirebbe e nessuno capirebbe per quale motivo si vuole mandare a casa questo governo che continua ad avere degli alti livelli di consenso”. “Gli italiani – osserva il leader del Partito democratico – vogliono soluzioni, non polemiche. Noi lavoriamo per questo, per costruire soluzioni e dare speranze al paese”. Ma un punto sul governo va fatto comunque, perché i vertici del partito non hanno gradito l’atteggiamento di una parte consistente dei gruppi parlamentari (e, in qualche caso, anche dei loro presidenti). C’è quindi la volontà di portare avanti "un chiarimento interno. “Non possiamo dividerci in un momento difficile come questo, tanto più che i cinque stelle appaiono più lacerati che mai”, fanno sapere al Nazareno. Insomma, è il discorso che verrà fatto ai detrattori del governo, se il Partito democratico non tiene la rotta chi potrebbe mai farlo? Non i grillini, che sono in fase di grande fibrillazione, e men che mai Italia viva, dal momento che al Pd sono fermamente convinti che Matteo Renzi non abbia deposto la speranza di far fuori Conte in questa legislatura senza andare alle elezioni.

 

Dunque Zingaretti non vuole adottare un’altra linea nei confronti del governo. Ma nella ricerca di questo clima di concordia con l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte qualche piccolo problema c’è. Ed ha un nome e cognome: Lucia Azzolina. L’idea del ministra pentastellata di regolarizzare il personale docente con un grande concorso a quizzone ad agosto cozza con la proposta Dem che punta su un esame orale espletato per titoli da spostarsi al prossimo anno, dopo un periodo di formazione. La battaglia ora si sposta in Parlamento dove Azzolina ha trovato un’alleanza nella capogruppo alla Camera di Italia viva Maria Elena Boschi.

 

Nel frattempo al Nazareno, in vista del voto delle regionali, e nel caso in cui per un incidente la situazione precipitasse e si dovesse andare alle urne, si analizzano i dati dei sondaggi in maniera molto accurata. Il Pd cresce ormai da qualche mese e il trend, dicono no i Dem, “è positivo”, ma, soprattutto diminuisce la distanza con la Lega. “Abbiamo messo la freccia”, dicono scherzando gli uomini del segretario, riferendosi al possibile sorpasso sul partito di Matteo Salvini. Si avvicina la data delle prossime elezioni comunali di Roma. L’emergenza Covid ha bloccato la scelta del candidato del Pd. Ma in molti al Nazareno pensano ad Enrico Letta, ansioso di ributtarsi nell'agone politico.

 

La decisione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini di non partecipare alla parata di personalità che ha accolto Silvia Romano è stata molto apprezzata al Nazareno. Il leader di Base riformista ha avvertito i vertici del partito di questa sua decisione e ha avuto il pieno avallo.

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