Cosa fare per provare a trasformare la crisi in un acceleratore del futuro

"Il governo sembra aver capito che, quando il paese è in difficoltà, non serve solo più stato ma bisogna dare più libertà alle imprese". L'analisi del decreto Rilancio. L'intervento di Claudio Cerasa a Tg2 Post

"L'elemento positivo del decreto Rilancio", dice il direttore del Foglio Claudio Cerasa a TG2 Post "è che dopo molti temporeggiamenti il governo sembra aver capito che, quando il paese è in difficoltà, non bisogna fare entrare solo più stato nelle imprese ma dare più libertà alle imprese. Il fatto che ci siano 25 miliardi per le imprese sui 55 totali, che ci sia un intervento sull'Irap, sull'Imu per il turismo, un sostegno alla ricapitalizzazione delle aziende è importante. Il numero di posti in terapia intensiva è raddoppiato: d'ora in poi la sanità dev'essere considerata come un investimento, non un costo".

 

  

La crisi, continua Cerasa, ha portato "miseria e morti ma ora abbiamo l'occasione per trasformarla in un acceleratore del futuro. Tutto dipende da come riusciremo a miscelare le due anime dei provvedimenti: è necessario sostenere con liquidità, sussidiare, ma d'altra parte anche liberare energie. La ripresa dovrà essere altrettanto rapida della decrescita. Non c'è alternativa se non seguire quattro vie: defiscalizzare, deburocratizzare, derogare al codice appalti (sul modello ponte di Genova) e poi continuare a decentrare la contrattazione aziendale, per allontanarsi dalla vecchia burocrazia sindacale che tende invece a centralizzare nello stato funzioni che può svolgere meglio l'azienda.

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