Esistono anche loro, gli italiani ottimisti, e fanno l’effetto della cocaina pura, danno un subitaneo piacere, sono tossici. Il baretto che ha riaperto vicino alla Farmacia di Albinia è gestito da due ragazze piccine e carine, anzi scintillanti di vita. Ieri mattina era pulito e segnapostato per il distanziamento che sembrava un Dpcm. La vetrina dei cornetti e dei tramezzini era lucida come per il giorno dell’inaugurazione, il primo caffè al tavolo dopo la chiusura era squisito, e un amico ha voluto un succo di pera con latte, magnifico a vedersi, e le chiacchiere erano tutte per volersi riprendere e bene. La cassa integrazione? A noi è arrivata, ma so che qualcuno è stato meno fortunato, mannaggia. I clienti? Mica possiamo lamentarci, stamane ne è arrivata di gente, e per l’aperitivo contiamo in un pienone. Sussidi per perdita di fatturato da confinamento e chiusura? Arriveranno, fatte le richieste, ci vuole un po’ di tempo e nel frattempo facciamo con le riserve. Una dice. Sono stata in casa con mia figlia diciassettenne, che è come essere stata sola. O scuola a distanza o telefono, un focolare così così, però non mi posso lamentare.
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