Roma. L’ultima volta era stato a Deauville. Ed Enzo Amendola, ancora lunedì, ai colleghi di governo che gli chiedevano un pronostico offriva la rassicurazione: “Stavolta sarà diverso”. Non molto, come anticipazione, ma abbastanza per rassicurare gli animi. Perché quando Francia e Germania decidono di indicare una strada per l’Europa, non è quasi mai un fatto banale.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE