La giornata di ieri è stata segnata da due fatti politici importanti apparentemente opposti. Il primo ha a che fare con la scelta del governo su Autostrade, dove al di là delle chiacchiere e al di là della propaganda, la maggioranza ha trovato una mediazione tra la proposta del M5s (la revoca) e la proposta del Pd (una multa) raggiungendo con metodi discutibili un’intesa spericolata con i proprietari di Autostrade. La mediazione prevede quanto segue: la famiglia Benetton, che possiede l’88 per cento delle quote Aspi attraverso la holding Atlantia, arriverà gradualmente a una soglia compresa tra il 10 e il 12 per cento, cederà buona parte delle sue quote a Cdp (controllata del Tesoro, che dovrebbe arrivare al 51 per cento) e accetterà che Aspi venga prima scorporata da Atlantia e poi quotata in Borsa in modo da rendere possibile un’ulteriore diluizione della presenza della famiglia Benetton in Autostrade.
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