“A Roma siamo alleati, perché non in Puglia? È una dissonanza cognitiva”. Il presidente della commissione Bilancio regionale ci spiega perché un'alleanza del Pd coi Cinque stelle è necessaria per battere la Lega
Roma. “Faccio una premessa: il M5s ha rappresentato il punto di massimo cialtronismo e di doppia morale della storia repubblicana”, dice al Foglio Fabiano Amati, presidente della commissione Bilancio della regione Puglia, esponente di spicco del Pd pugliese nonché principale avversario di Michele Emiliano alle primarie di gennaio scorso. “I Cinque stelle hanno questo atteggiamento: è giusto se mi è utile e se prima era ingiusto per gli altri adesso diventa giusto per me. Con loro però a Roma abbiamo fatto un governo, nonostante sino a quel momento l’accusa migliore fosse ‘siete la mafia’. Adesso, pur sapendo che la sconfitta in Puglia farebbe crollare o quantomeno ballare il governo nazionale, i Cinque stelle sono contrari all’alleanza. Ora io mi chiedo: non è forse questa una dissonanza cognitiva, come direbbe uno psicologo o un manager aziendale di successo? La risposta naturalmente è sì. In nessuna azienda rispettabile i soci rischierebbero il fallimento pur di non votare insieme il piano industriale”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE