Matteo Salvini è un argomento formidabile per spiegare perché le condizionalità nei finanziamenti europei siano necessarie per gli altri stati membri che contribuiscono al bilancio comune e, soprattutto, utili per noi. Se l’Italia avesse seguito le raccomandazioni europee – quelle che ora saranno vincolanti per l’erogazione dei fondi del Recovery – ci saremmo risparmiati una misura disastrosa come quota 100, che oggi ci viene rinfacciata dal premier olandese Mark Rutte e dagli altri“frugali” come emblema dello spreco di risorse e di riforme che riducono la “resilienza” e la competitività del paese.
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