Libia, migranti, virus. L'ex ministro propone un nuovo paradigma: "Tutto ciò che è legale è salute e tutto ciò che illegale è pandemia. E al Pd serve un piano sull'accoglienza"
Roma. “Sull’immigrazione la sinistra deve sfidare apertamente i nazional-populisti. Sapendo che la cosa peggiore da fare è inseguire gli eventi anziché governarli”, dice Marco Minniti. E l’ex ministro dell’Interno, in questa lunga e densa conversazione con il Foglio, in sostanza arriva a suggerire di svegliarsi ancora di più allo “sleeping Zingaretti”, come il Foglio ha ribattezzato ieri il segretario del Pd. Insomma Minniti si rivolge al suo partito e alla sinistra tutta, sospesa com’è tra i richiami di Saviano, le braccia aperte di Orfini, l’accoglienza come principio retorico e tenorile spesso in contraddizione con la pratica continuità su questi temi tra il Conte uno e il Conte due, quasi il riflesso perfetto sul quale si specchiano gli spacciatori della paura, cioè i Matteo Salvini d’Italia e del mondo.
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