La nuova geografia del Mise. Via Barca, amico di Di Maio, e al suo posto Panucci e Bianchi. Così il ministro del M5s s'insinua nelle divisioni di Viale dell'Astronomia per proteggersi dagli attacchi di Bonomi
Roma. Qualcuno, con una punta di perfidia, l’ha definita la “depomiglianizzazione” del Mise, evidentemente irriguardoso nei confronti dello sforzo che in verità Stefano Patuanelli e Luigi Di Maio hanno compiuto, nelle ultime settimane, per ritrovare un po’ di concordia, dopo mesi di sospetti e di ingiurie sottaciute, di cattiverie reciproche e di vicendevoli screzi. E dunque, nel benservito che il ministro dello Sviluppo ha riservato a Salvatore Barca, segretario generale di Via Veneto voluto all’epoca del governo gialloverde dall’allora capo politico del M5s, non c’è da vedere la volontà di Patuanelli di liberarsi del “Gigio magico”, quell’intrico di relazioni e amicizie che Di Maio si portava dietro dai tempi del liceo Imbriani, e di cui s’era poi ricordato al momento della sua apoteosi nel 2018. No, l’operazione di Patuanelli è più sottile e più ambiziosa: e mira a ripararsi da attacchi ben più insidiosi di quelli che gli potrebbero arrivare dal capo della Farnesina, e cioè quelli che stanno piovendo, e pioveranno ancora, dal nuovo capo di Confindustria.
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